"FIRENZEVIOLA.IT SI TINGE DI ROSA"
Lo potremmo chiamare il secondo tempo di "Vista dalla curva". Abbiamo voluto premiare una tifosa che si firma Violasempre per testimoniare l'affetto sempre crescente delle tifose verso Firenzeviola e la Fiorentina.
Sono definite l’altra metà del cielo. Le tifose viola diventeranno ben presto l’altra metà dello stadio. E a giudicare dalla quantità di mail che ci sono arrivate per la prima puntata di “Vista dalla curva” sono forse anche l’altra metà dei lettori di FV. Ci siamo inventati, quindi, questo “FV si tinge di rosa” e facciamo i complimenti a ‘Violasempre’ per la qualità dello scritto, sperando così di premiare le numerosissime lettrici di Firenzeviola.
Fiorentina – Empoli: il derby. Il grande circo riparte. Inutile scrivere del grandissimo caldo che fermentava sul cemento armato delle gradinate dell’Artemio Franchi, inutile recriminare con gli alti vertici del calcio italiano, borbottando che non si può giocare alle 15 di una afosa e soleggiatissima domenica di fine agosto,( dove vanno a finire le proteste degli utenti che si abbronzano controvoglia sugli spalti,non si sa…ma ci sono i diritti tv da rispettare!),inutile anche che i pompieri innaffino una buona parte della Curva Fiesole:in cima agli spalti l’acqua non arriva proprio. Inutile infine, chiedersi perché allora ci fossero oltre trentamila persone sotto il solleone! Tutto inutile! Già, perché la Fiorentina chiama e Firenze non può non rispondere, qualunque sia il tempo là fuori, alcuni la chiamano passione calcistica, altri amore. Esagerato? Forse! Ma lo spettacolo deve cominciare nel bene o nel male. E ci saranno sempre quelli che non concordano con la campagna acquisti fatta. Firenze si sa, ama il “botto”,”la ciliegina”, ciò che, alla fine, l’ha condannata al fallimento. Memoria corta?Chissà! Eppure riecco le maglie viola che corrono per il campo inondato di caldo ed ecco, soprattutto, le magie che non ti aspetti,quelle che ti lasciano qualche secondo a bocca aperta, pensando: “ma come ha fatto?!”. Prandelli non disdegna di riproporre il 4-3-3 e alla fine è anche l’unica alternativa, visti i forfait di Semioli e Jorgensen e la squalifica di Ujfalusi. A centrocampo i soliti Liverani e Montolivo e rispunta Santana, il grande assente della stagione passata,finalmente recuperato. Il pubblico viola, intanto, si attende che le tanto decantate “promesse” dello scorso anno,adesso si comportino da giocatori veri,quelli che fanno la differenza. Detto,fatto! Il primo tempo lascia poco alla lucidità per far gonfiare la rete, sarà il caldo, sarà che riprendere confidenza con i novanta minuti non è fatica da poco, sarà che l’Empoli tiene bene il campo, raddoppia sugli avversari anche se non sa ripartire (come del resto i viola che sbagliano tanto) e concede ben poco ai dribbling di Mutu e a qualche discesa sulla fascia destra di Santana. La prima frazione di gioco si conclude con un tiro in porta da parte dell’Empoli e qualche accenno di reazione della Fiorentina. Prandelli,come sempre, deve dare una bella svegliata ai suoi durante l’intervallo, perché la seconda parte della gara è tutta un’altra storia. La sostituzione di uno spento Pazienza e l’inserimento di Kuzmanovic,è la chiave di svolta della partita. Lo slavo dà più profondità alla squadra,maggiori inserimenti tra le maglie bianco azzurre dell’Empoli e si illumina il gioco d’attacco. Tiro centrale di Montolivo,il portiere respinge,ma Pazzini si fa trovare prontissimo all’appuntamento (tanto atteso!)del gol e insacca per l’uno a zero. Nove minuti dopo è Mutu a ribadire in rete per il due a zero. Gol di potenza, arrivato dopo aver cercato di lanciare Kuzmanovic, ma la sfera rimpalla e ritorna tra i piedi del rumeno che insacca. E poi arriva anche il momento che non ti aspetti quello che lascia sbigottito uno stadio intero: una standing ovation.. Montolivo, il gioiellino di casa viola, accelera palla al piede sulla fascia, salta Raggi, dà una sterzata alla palla, intorno al vertice dell’area, guarda il portiere Balli e dipinge un pallonetto che entra “nel sette” della porta avversaria. Un capolavoro degno del miglior Michelangelo. Il pubblico estasiato, gli dedica un lungo applauso,mentre i compagni lo travolgono. Poco dopo deve uscire per un leggero infortunio alla caviglia destra. La Fiorentina resta in dieci ( il mister aveva già effettuato le tre sostituzioni) ma riesce bene ormai a gestire la partita. C’è comunque tempo per il gol della bandiera di Saudati. E finalmente il triplice fischio dell’arbitro Trefoloni. Lo stadio si svuota in pochi minuti? Proprio no!C’è da applaudire la squadra! Ormai non si sente nemmeno più il gran caldo! La Fiorentina ha vinto e lo si legge negli sguardi soddisfatti di tutti e c’è chi dice “e ora me ne posso tornare al mare soddisfatto”.
Violasempre