Quanti incroci con l'Atalanta. Oggi in campo tantissimi ex ma sopratutto, seppur in epoche diverse, la partita con l'Atalanta è coincisa con gli addii a Firenze di Antognoni e Baggio e con l'addio al calcio di mister Prandelli.
Anno 1987. Va in scena l'ultima di Giancarlo Antognoni. Anno 1990. Gli addii di Roberto Baggio e Cesare Prandelli. La partita con l'Atalanta ha sempre un sapore particolare. La tradizione comunque dice Fiorentina, nonostante qualche scivolone (infatti per esorcizzarlo, lo citiamo per primo). Quindi senza paura...avanti viola!
Leviamoci subito il dente:
il 3 gennaio del 1993 è di scena al Franchi l’Atalanta di Lippi e il gol di Perrone, oltre che sancire la vittoria per 1-0 dei bergamaschi, decreta di fatto la retrocessione in B della Fiorentina dopo ben 55 anni di onorata carriera nella massima serie (l’ultima retrocessione era del 1938).
Il colpevole di tale misfatto ha un nome ed un cognome: Vittorio Cecchi Gori, agli albori di una mania di protagonismo sempre crescente; l’ex senatore a fine partita caccia inspiegabilmente l’allenatore Radice e piazza un “colpo da maestro” ingaggiando Agroppi, nemico dichiarato del palazzo. I fischi alla nazionale faranno il resto e come per magia i vari Batistuta, Baiano, Effenberg, si ritroveranno di lì a pochi mesi a giocare al …Tupparello di Acireale.
La tradizione al Franchi contro gli orobici è comunque favorevole (28 vittorie contro 7 sconfitte) accompagnata spesso da punteggi altisonanti; ricordiamo tra gli altri un 5-0 dell’ottobre 84’ con il primo gol in viola di Socrates (splendido cucchiaio sotto la Fiesole), e un’altra roboante cinquina nel dicembre 97’ con Malesani in panchina. Fiorentina – Atalanta però, significa anche il canto del cigno di due immensi fuoriclasse che a loro modo hanno fatto la nostra storia; il 17 maggio 87’ chiude la sua carriera in viola, con 341 presenze, 61 gol e una misera Coppa Italia, Giancarlo Antognoni; per lui l’ultima in viola fu un Fiorentina – Atalanta 1-0, siglata da un gol di Alberto di Chiara allo scadere. Il 29 aprile 90’ disputa la sua ultima partita di campionato con la Fiorentina Roberto Baggio; anche per lui l’ultima con gli orobici fu salutata da una vittoria, stavolta per 4-1. E per la serie…corsi e ricorsi storici, in quella partita dette l’addio al calcio professionistico anche il mister viola Cesare Prandelli, dopo un’onesta carriera caratterizzata da 205 presenze in serie A e due soli gol.
Fu un addio in sordina, invece, quello del “Capitano” che continuerà la sua carriera in Svizzera (Losanna) dove vestirà i panni del messia, in un calcio ai confini del dilettantismo. Due le ragioni della sua partenza: incomprensioni con la proprietà (i Pontello) e la voglia di rinnovamento del neo allenatore Eriksson; “Antonio” si rifarà pochi mesi dopo con un’amichevole disputata al “Comunale“ da avversario nella quale realizzò il gol del pareggio con un mirabile destro al volo salutato con gioia da tutto lo stadio. Diverso il destino di Baggio che a soli 23 anni tradiva la causa viola per vestirsi di bianconero e comunque anche lui protagonista di un clamoroso ritorno a Firenze l’anno seguente nella partita del rigore rifiutato e della sciarpa lanciata dalla tribuna. Per una volta, ci scuserete, abbiamo ceduto alla malinconia; a Mutu, Pazzini e compagnia calciante il compito di risollevarci il morale.