SIMONTI A FV, A PISTOIA PER CRESCERE TRA CALCIO E... FORNELLI. PRESTO SU TWITCH. VLAHOVIC E IL NUOVO CS...

16.02.2021 16:00 di Andrea Giannattasio Twitter:    vedi letture
SIMONTI A FV, A PISTOIA PER CRESCERE TRA CALCIO E... FORNELLI. PRESTO SU TWITCH. VLAHOVIC E IL NUOVO CS...

Non deve essere troppo facile, a vent’anni, passare nel giro di poche settimane dall’alzare una Coppa Italia Primavera ai campi della Serie C, dove nessuno ti regala nulla. Federico Simonti, però, ci sta provando e dopo essersi messo in mostra come uno dei talenti più interessanti della Fiorentina di Bigica adesso si sta cimentando con la sua prima esperienza tra i professionisti, a pochi chilometri da casa sua. Per crescere infatti il terzino sinistro classe 2000 (a lungo capitano della Primavera) ha scelto Pistoia e la Pistoiese, dove ha trovato fin da subito molta continuità collezionando a metà febbraio già 21 presenze: “Sono abbastanza contento per quello che ho fatto fino ad oggi” racconta Simonti in esclusiva a Firenzeviola.it. “Certo, nella vita come nello sport si può sempre migliorare ma confesso che non mi aspettavo di riuscire ad impormi così presto. Sapevo che dipenda da me: ma ancora non h fatto nulla, devo restare umile pur sapendo che per me le cose stanno andando bene”.

Che impatto ha avuto con il calcio dei grandi?
“La Serie C mi sta esaltando. Lavorare tutti i giorni e poi confrontarmi la domenica con giocatori di 30-35 anni mi sta aiutando tanto. Si impara tanto ogni giorno, anche dagli avversari. Dagli aspetti tattici fino ai movimenti del corpo”.

Certo iniziare il calcio nei professionisti senza tifosi allo stadio non è il massimo…
“È vero, a noi qui alla Pistoiese in particolare manca tanto perché questa è una piazza importante, con una tifoseria molto calda. Gli ultras si sostengono quando facciamo gli allenamenti e ci vengono ad incoraggiare prima delle partite. Mi manca poter esultare insieme a loro. Ma anche solo essere consolati dai tifosi, quando perdiamo”.

Qual è la prima differenza che ha notato tra il calcio della Primavera e quello di C?
“Qua c’è molta più cattiveria, intensità di gioco. Gestire la partita diventa fondamentale. I tre punti in Serie C contano davvero tanto. Sul pallone bisogna sempre entrare duri ed è vietato abbassare anche solo per un secondo l’attenzione. Certe cose si imparano solo vivendole nei campi veri”.

Si è dato un obiettivo per questa seconda parte di stagione?
“Personalmente spero di continuare così, giocando più partite possibili e al meglio. Per ciò che riguarda la squadra adesso il momento non è felicissimo e dobbiamo solo pensare a salvarci. Sono certo che ci riusciremo”.

Per lei Pistoia è anche la prima esperienza di vita lontano dalla famiglia: come se la sta cavando?
“Sono sempre stato a Firenze quindi all’inizio per me è stato un po’ strano vivere con un compagno di squadra e lontano dai miei, anche se sto a 30 km da Firenze. I compiti più ardui ora sono tenere in ordine la casa, cucinare e fare tutte le faccende”.

Ha fatto pratica ai fornelli?
“Diciamo che condividere la casa con un compagno è stato utile: ognuno fa ciò che sa fare meglio. Io ad esempio me la cavo meglio con la carne e i secondi. Mi creda, sono buoni...”

Ci dicono anche che si sia dotato anche dell’ultimo modello della Play…
“Sì, è vero. Sono un vero appassionato. Adesso con il mio compagno di squadra avevamo intenzione di aprire un canale ance su Twitch per intrattenere i nostri follower ma anche per divertirci. Il tutto, ovviamente, senza trascurare il lavoro sul campo, sia chiaro”.

Intanto a Firenze Rocco Commisso ha dato il via ai lavori per il nuovo centro sportivo: che ne pensa?
“Io ho fatto 10 anni di settore giovanile alla Fiorentina e non ho mai avuto l’opportunità di allenarmi e giocare per tre anni di seguito nello stesso posto. Prima la Trave, poi Scandicci, le Caldine… era un continuo girare. Personalmente posso dire, visto che sono stato nelle giovanili per tanto tempo, che far vedere ad un ragazzo come si allena la prima squadra a pochi metri di distanza è un aiuto concreto per maturare. Senza contare che dà la sensazione di grande solidità a livello di club disporre di un certo sportivo come quello che nascerà a Bagno a Ripoli”.

Che idea si è fatto della Fiorentina da lontano?
“Deve trovare continuità, le idee di calcio ci sono. Sono certo che Prandelli, che è uno dei tecnici più esperti in Serie A, saprà tirare fuori il meglio dalla sua squadra. Ricordo ancora quando andavo allo stadio con mio padre per le partite di Champions League nel 2009-10. Restano momenti magici nel mio cuore da tifoso”.

E sul suo amico Vlahovic che dice, Simonti?
“Non mi stupisce che stia cominciando a segnare con così tanta continuità. È un giocatore forte, lo si era intuito anche quando giocava con me in Primavera: non scordiamoci che ha appena venti anni. Ho sempre pensato che avrebbe potuto dare tanto alla Fiorentina e ancora molto darà nella seconda parte di questa stagione”.