SEMPLICI OSPITE DI RFV: "JOVIC FA SOGNARE, LIVELLO PIÙ ALTO. IGOR CRESCERÀ ANCORA"

20.07.2022 13:30 di  Redazione FV  Twitter:    vedi letture
SEMPLICI OSPITE DI RFV: "JOVIC FA SOGNARE, LIVELLO PIÙ ALTO. IGOR CRESCERÀ ANCORA"

Radio FirenzeViola è appena nata ma può già vantarsi di aver ospitato in studio uno dei migliori allenatori delle ultime stagioni di Serie A: il fiorentino Leonardo Semplici. Il tecnico, che attualmente è senza squadra dopo l'ultima esperienza al Cagliari, è stato ospite negli studi di RFV per una lunga chiacchierata nel corso della trasmissione "Viola Amore Mio" condotta da Lorenzo Marucci. Ecco le sue principali dichiarazioni: "La Fiorentina ha alzato il livello con questi innesti di valore perciò ci sono già tutti i presupposti per fare bene quest'anno". 

Quant'è importante per un allenatore avere giocatori nuovi subito?
"Assolutamente importante. Il mister ha riportato grande entusiasmo e si temeva la società non lo seguisse e invece così si vede tutta la voglia e la volontà di fare bene così come il mister e sono arrivati già giocatori importanti, in particolare Jovic. La rosa credo vada completata viste le tante partite da qui ai Mondiali ma si è mossa già bene, ora che è tornata in Europa vuole fare di tutto per restarci come meritano la piazza e la città"

Jovic come va recuperato? 
"Il giocatore è arrivato con grandi motivazioni, dopo le stagioni straordinarie all'Eintracht si è guadagnato l'attenzione di un grande club come il Real. A Firenze avrà voglia di mettersi a disposizione e con Italiano è un bel binomio perché le qualità Jovic le ha. La Fiorentina ha dimostrato di poter sopperire all'assenza di Vlahovic ma l'aggiunta di questo giocatore possa portare a sognare qualcosa di più". 

Cosa colpisce di Italiano?
"Ha riportato entusiasmo con le prestazioni, con una squadra che ha giocato a viso aperto, buona ma di qualità non eccelsa ma ha portato mentalità e interpretazione volontà di fare la gara e con gli innesti spero si veda una qualità superiore". 

Contromisure delle altre? 
"Ogni allenatore anno dopo anno cerca sempre di migliorarsi e sarà così per Italiano e con gli innesti la qualità possa crescere e le giocate singole possano esaltare il gioco di squadra, con soluzioni ancora migliori". 

Cosa pensa della crescita di Igor che lei ha allenato a Ferrara nella SPAL?
"Il ragazzo ha avuto bisogno di tempo come è normale che sia ma con Italiano ha fatto un salto di qualità, ad esempio nell'uno contro uno visto che ha fisicità mentre la gestione palla e la personalità le ha sempre avuto. Continuerà a crescere, con Milenkovic ha formato una coppia di livello.Nel caso vada via il serbo il feeling che si era creato andrà ritrovato con un altro compagno".

Due mancini con Acerbi? 
"Io non li vorrei ma deve andar bene a Italiano. È più facile avere due destri che due sinistri. Acerbi è un giocatore della Nazionale che è cresciuto ed ha personalità e sarebbe un grande acquisto". 

Quale sarà la sua prossima panchina? 
"Vorrei saperlo anche io, il mestiere dell'allenatore comprende anche momenti come questi in cui devi aspettare la chiamata giusta. In questo periodo devi aggiornarti io ho girato molto col mio staff anche all'estero".

Cagliari?
"Mi brucia sì, dopo una salvezza straordinaria con una media da Europa League. Ma non c'erano i presupposti e nel male è andata bene così vista la situazione che si era andata a creare. La verità è quella del campo".

Gollini? 
"Era partito due anni prima che arrivassi, l'ho conosciuto a Ferrara visto che lui abita lì. Poi visto da avversario. È un portiere di qualità che può far crescere tutta la squadra".

Come si gestiscono duelli interni nel gioco delle coppie della rosa?
"Il mister ha dimostrato di utilizzare tutta la rosa tenendo tutti partecipi e con i cinque cambi riesci a far girare tutta la rosa, inoltre ci sono tante gare e questo può essere un vantaggio. I giocatori devono esserne consapevoli perché i doppioni in ogni ruolo possono essere".  



Venuti? 
"Me lo auguravo che la sua crescita sia stata anno dopo anno importante, ha fatto tante partite l'anno passato. L'allenatore forse non lo considera il titolare inamovibile ma lui ha sempre fatto bene. Venuti è un fiorentino, ha grande attaccamento ma poi lo espone a qualche critica di troppo. Noi invece dobbiamo sostenerli giocatori così, stiamo vicini a questi ragazzi che vengono dal settore giovanile".

Cosa non ha funzionato a Cagliari?
"C'era la voce ma io non ho avuto contatti. Allenare Cagliari significa allenare una regione intera ed è stata una esperienza bellissima. E giorno dopo giorno pur senza tifosi l'intesa e il feeling era sempre più forte. Poi alla fine dell'anno non c'era unità di intenti, non c'era più la stima e la fiducia che ci deve essere quando inizia una nuova stagione e invece non c'è stata condivisione sia come mercato che idee". 

Con lei assente un tecnico bravo è senza panchina...
"Dispiace ma io sono convinto delle mie idee e il passato non conta ma conta crescere, migliorarsi e mettersi in discussione e trovare spesso un'opportunità". 

Come cambia centrocampo dei viola?
"Torreira ha fatto un'annata straordinaria perché oltre al regista ha interpretato il gioco del mister in maniera esemplare ed ha fatto gol importanti. Dispiace averlo perso ma la Fiorentina ha visto che Amrabat è cresciuto molto e può interpretare quel ruolo pur con caratteristiche diverse". 

Mandragora può fare il regista? 
"Direi di sì, anche se a Torino giocava a due. Credo che nell'intenzione possa esserci di giocare mezzala".

Duncan? 
"Il merito di rivitalizzarlo è stato merito suo dopo l'annata alla Fiorentina in cui non aveva trovato continuità. Io l'ho messo regista perché mi serviva un giocatore intelligente. Non è un regista ma lo può fare, adattandosi". 

Come giudica gli esterni viola?
"Questi ragazzi hanno bisogno di calarsi nel calcio italiano, conoscere il mister e il campionato, la lingua, cose che si apprendono anche attraverso esperienze negative.

Si aspettava di più da Sottil?
"L'ho allenato per tre mesi ma era sempre infortunato, non lo posso giudicare al 100%. Giocatore di qualità, bravo nell'uno contro uno, il primo uomo lo salta sempre deve migliorare le scelte finali ma credo sia cresciuto e deve trovare la continuità. Non deve pensare alle reti, bisogna analizzare le situazioni e prendere le critiche per migliorarsi e andare avanti convinta". 

Dove può arrivare questa Fiorentina?
"
Credo parta da una buona base e sta aggiungendo giocatori importanti perciò l'aspettativa e il sogno dei tifosi è qualcosa di più dello scorso anno. Poi è difficile perché anche le altre davanti si stanno rinforzando. Poi ci sarà questa incognita del Mondiale e delle tante partite con il recupero tra una gara l'altra e la gestione del periodo di sosta. Quindi vanno gestiti bene tutti i momenti".

Atteggiamento giusto? 
"È giusto essere ambiziosi, il mister lo era già e penso ci siano tutti gli auspici per ottenere qualcosa di più ma per me confermarsi già al livello dell'anno scorso sarebbe positivo".

Quali sono stati i migliori colpi di mercato?
"L'Inter ha riportato Lukaku ed era già forte, e la Juve con Bremer e Di Maria è più competitiva. Le big rimarranno sempre le stesse". 

L'Europa League è un obiettivo raggiungibile? 
"Secondo me sì ed è giusto avere un obiettivo importante, migliorandosi una o due posizione sarebbe un risultato eccelso. Spero scali posizioni e si tolga le soddisfazioni che anche i tifosi meritano".