RIGANÒ A FV, SIMEONE STAI PIÙ VICINO ALLA PORTA. VLAHOVIC? SE C'È USIAMOLO! LA ROMA...
"La Roma ai miei tempi era più forte, incontrarla faceva più paura e tra i miei ricordi in particolare c'è una battaglia in Coppa Italia quando ci condannò un rigore sbagliato di Miccoli...". A raccontarlo in esclusiva a Firenzeviola.it è l'ex attaccante viola Christian Riganò che poi specifica: "I giallorossi hanno dei singoli importanti e la squadra è sempre forte ma negli ultimi anni tende a cedere i giocatori più preziosi per puntare magari sui giovani. Guarda la Juve che mantiene sempre l'ossatura inserendo via via giocatori più forti, mentre la Roma, come tantissime altre società ormai, invece segue esigenze di cassa perciò anche quest'anno ha ceduto il portiere, Strootman e Nainggolan per puntare su Under che già avevano e sul neo acquisto Kleivert. Certo è che davanti ha un fenomeno come Dzeko sempre in grado di far male".
A proposito di centravanti, cosa pensa della mancanza di gol di Simeone? "Mi sembra che sta facendo quello che abbiamo visto lo scorso anno, segna ma ha anche lunghi black out. I 14 gol dello scorso anno li ha fatti grazie a quelli messi a segno nel finale. Ma ci vorrebbe più continuità, probabilmente con un anno di esperienza in più ci si aspettava una crescita, altrimenti rischi che quei 14 gol che sono sicuro ripeterà non serviranno a nulla perché il centravanti è lui e deve farli sempre".
La soluzione o il consiglio? "Lo vedo affannarsi troppo per prendere la palla e stare lontano dalla rete. Lo so che il calcio moderno vuole attaccanti più completi ma ai miei tempi il centravanti doveva segnare e basta e se non segnavi ti mandavano in panchina o via. Al Cholito dico di sgomitare meno alla bandierina per conquistare la palla, sono altri a doverlo fare, lui stia lì davanti alla porta perché se arriva un pallone lo deve buttare dentro. Non so se è stato un errore del club puntare solo su di lui. L'attaccante deve anche essere preoccupato di perdere il posto a favore di una riserva. Se Pazzini non segnava entrava Vieri che faceva gol e gli poteva rubare il posto".
Problema di modulo o solo di atteggiamento? "Il modulo 4-3-3 mi sembra il più adatto alla rosa anche se ora si sta pagando il fatto che Pjaca sia in difficoltà un po' per l'infortunio, un po' per l'adattamento. Come detto però l'attaccante è Simeone perciò intanto lui stia più vicino alla porta. Se poi lui non segna comunque, chi deve sostituirlo? Vlahovic è giovane, è vero, ma se è stato preso è per la sua bravura. Se ce l'abbiamo buttiamolo dentro, rischiamo, e non solo per pochi minuti. Inoltre c'è Thereau, se sta bene perché non gioca lui?".
Del centrocampo cosa pensa? "Non dobbiamo fare paragoni con Badelj e soprattutto direi di aspettare a trarre giudizi definitivi su Gerson. Ha sbagliato alcune partite come d'altronde può averle sbagliate alcune Benassi pur risolvendo altre. Inoltre mi chiedo perché il brasiliano giochi mezzala, le migliori partite nella Roma, come a Firenze, le ha giocate da esterno destro e in quel ruolo mi sembrava pimpante e scattante. Se gli si cambia ruolo, va aspettato, inoltre perdere un pallone in mezzo al campo dà più responsabilità che perderlo davanti".
La Fiorentina quante chances contro la Roma? "La Roma ha dei singoli molto forti, la Fiorentina invece deve puntare sulla squadra e giocare in modo gagliardo e tosto, forte di un Franchi che la supporta e che finora è stato l'uomo in più. Sono convinto possa fare bene anche se ultimamente la Fiorentina non ha brillato".
La Fiorentina sta prendendo diversi ex viola, lei come mai non è stato preso in considerazione? "A chi non piacerebbe lavorare nella Fiorentina? Io un paio di chiacchierate con Corvino le ho anche fatte ma se poi non si sono concretizzate e non mi hanno più chiamato pazienza, si vede serviva un altro profilo. Ma io ho un ottimo rapporto con i Della Valle e con tutti i dirigenti perciò va bene così e quando posso vado sempre al Franchi a vedere la partita e a salutarli. Intanto seguo la scuola calcio della Settignanese e non mi spiacerebbe allenare altre squadre come ho già fatto in prima categoria, il mio patentino è qui pronto per fare anche il secondo in A. Se mi chiama qualche club, valuto".
E alla Settignanese c'è un altro Chiesa, dopo Federico e Lorenzo? "Io seguo i piccoli, cambiano di anno in anno. Ma ad esempio il figlio di Thereau ha un bel sinistro e per mio figlio Niccolò buon sangue non mente in attacco. Poi c'è il figlio di Mirallas... chissà che non ci scappi un altro figlio d'arte di talento...".