PASQUALIN A FV, RIBERY È ESTRO E FANTASIA, QUAGLIARELLA FA PIÙ GOL. RANIERI-PRANDELLI....
La Fiorentina domenica affronta la Sampdoria, la prima di una serie di dirette concorrenti contro le quali in un mese dovrà cercare di migliorare la sua classifica. Della sfida e della Fiorentina in generale ha parlato, in esclusiva a Firenzeviola, l'avvocato ed agente Claudio Pasqualin: "Sono queste le partite che la Fiorentina deve vincere e non quelle contro l'Inter, la Juve e le altre in lotta per lo scudetto o l'Europa. Queste squadre sono potenzialmente delle concorrenti per quell'obiettivo che, ahimé per la Fiorentina, quest'anno è la salvezza e sono tante perché va da squadre come lo Spezia che finora ha avuto un rendimento superiore alle aspettative ma è sempre lì a quelle come l'Udinese che ha raccolto di meno di quanto ci si aspettasse".
Che partita si aspetta a Marassi? "Una partita tesa perché entrambe vogliono portare a casa i punti necessari a togliersi dai guai e mi aspetto due squadre tatticamente molto accorte, disposte con metodo ed ordine ma alla fine vincerà chi metterà in campo più aggressività e voglia di prevalere".
In panchina due allenatori molto esperti, cosa possono dare ancora alla serie A? "Il calcio è storia e tradizione, non ci si inventa nulla. L'ultima innovazione per me è stato il calcio corto di Viciani alla Ternana, si figuri. Perciò non c'è bisogno solo di nomi nuovi per giocare bene. Ranieri e Prandelli hanno l'esperienza dalla loro parte, insegnano calcio forti anche del loro passato agonistico, non hanno la pretese di inventare niente. Ranieri ad esempio è andato a vincere con il Leicester perché ha puntato sul gruppo, ha trasmesso serenità, i calciatori ne hanno apprezzato il tratto umano, non perentorio. Lo stesso Prandelli, nonostante le ultime esperienze non positive, ha il suo fascino e carisma".
Anche in campo ci potrebbe essere un duello tra "esperti", Ribery-Quagliarella: "Due giocatori importanti per le loro squadre e per gli amanti del calcio perché meritano come si dice il prezzo del biglietto. Ribery è estro, fantasia e genialità, caratteristiche che Quagliarella si sogna ma allo stesso tempo il francese si sogna invece la capacità di finalizzare e i numeri del napoletano. Certo è più difficile trovare giocatori come Ribery e, ad esempio, Ilicic perché hanno delle capacità innate e se sono in giornata sono belli da vedere e fanno la differenza".
La Fiorentina si è migliorata con il mercato? "Credo che abbia preso due buoni giocatori. Malcuit ha iniziato bene anche se poi a Napoli, complice l'infortunio, si è trovato chiuso ed ha avuto meno soddisfazioni di quelle dovute. Kokorin mi ha sempre incuriosito, forse per il nome, e per questo l'ho sempre seguito ed ora sono ancora curioso di vedere nella Fiorentina. Dipenderà molto da come lo utilizzerà Prandelli e come si inserirà ma la benedizione di un esperto di calcio come Cinquini, oltre che di Capello e di Mancini, è significativa. Il fattore extracampo credo sia alle spalle ormai".
Allo Spezia arriverà un'altra proprietà americana, che ne pensa? "Sono triste e avvilito da questa globalizzazione nel calcio, non c'è più storia, si è perso il campanilismo e temo si vada verso squadre con presidenti stranieri, allenatori stranieri e 11 calciatori stranieri. Purtroppo è la situazione economica, peggiorata dalla pandemia per cui ci vedo solo del business di chi prende società per rivenderle, poi per carità può comprare la casa in Riviera e mangiare la pasta alle trofie ma io la vedo così. Non faccio riferimento a Commisso che avendo origini italiane si pone come un caso raro di chi non è venuto per speculare ma per riallacciare i suoi legami con l'Italia"