PADRE DI MASI A FV, Paga il cambio d'agente

Esclusiva Firenzeviola.it
04.12.2010 18:08 di  Redazione FV   vedi letture
PADRE DI MASI A FV, Paga il cambio d'agente
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© foto di Giacomo Morini

A sorpresa Federico Masi non risulta nell'elenco dei convocati per  Fiorentina-Cagliari. Il giovane difensore viola aveva fatto il suo esordio stagionale martedì sera in Coppa Italia contro la Reggina e si è allenato tutta la settimana con la prima squadra. Tutto lasciava presagire dunque che domani sarebbe andato in panchina, essendo l'unico difensore a disposizione di Mihajlovic, oltre ai titolari Camporese e Gamberini. E invece ieri sera il giovane difensore romano, già nazionale under 20 che proprio in settimana era stato elogiato da Francesco Rocca - che ha ribadito di volerlo convocare ai prossimi Europei di Germania - si è visto dirottare all'improvviso in Primavera, per la gara che si sarebbe disputata oggi pomeriggio contro il Cesena (vinta poi dai viola per 3-2).

Antonio Masi, padre di Federico, presente alla partita di oggi alle Caldine ha così commentato, in esclusiva a Firenzeviola.it, la decisione del Mister viola: "Dire che Federico è amareggiato è dir poco. Si è brillantemente ripreso da un mese e mezzo da un infortunio al ginocchio, patito a fine stagione nella tourneè in Canada con la prima squadra e in questi giorni era felice per l'esordio. Poi ieri sera la notizia che non sarebbe stato convocato. Ha chiesto subito spiegazioni a Mihajlovic. Il tecnico gli ha detto che domani contro il Cagliari vuole fare una partita d'attacco e quindi avrebbe convocato solo attaccanti e centrocampisti. Poi però dalla Primavera è arrivato un altro difensore, Piccini, al posto di Federico e allora non torna più nulla. Questo senza discutere Piccini che è un validissimo giocatore. D'altra parte sono mesi che accadono cose difficili da comprendere intorno a mio figlio".

"Esattamente da quando ha lasciato il procuratore indicato dalla società. Quasi subito e in coincidenza con la rottura del crociato ricevemmo la proposta dal direttore sportivo Corvino di rescindere il contratto. Mio figlio si è sentito improvvisamente abbandonato dopo anni di promesse e nel momento psicologicamente più difficile. Successivamente per ottenere che potesse allenarsi con la prima squadra abbiamo dovuto rivolgerci ad un legale per tutelarne i diritti. E adesso è stato fatto fuori senza una spiegazione plausibile. Quanta differenza col trattamento che gli era stato riservato due anni fa quando addirittura esordì in Champions League a Bucarest. Fossi in mio figlio smetterei col calcio di fronte a quanto gli sta accadendo, soprattutto in una società come la Fiorentina che fa del fair-play e del rispetto dei valori umani prima ancora che sportivi il proprio cavallo di battaglia: per fortuna mio figlio è testardo e mi ha detto che non mollerà mai"