MANNINGER A RFV: "VIOLA, NIENTE PAURA DEL RAPID VIENNA: OCCHIO A STRUNZ. FALLIMENTO, CHE DOLORE"
Alexander Manninger, ex portiere tra le altre di Fiorentina, Siena e Juventus, è intervenuto oggi a RadioFirenzeViola nel corso della trasmissione "Viola amore mio" per parlare - oltre che dei suoi ricordi in viola - del Rapid Vienna, prossima avversaria della squadra di Italiano nei playoff di Conference League. Ecco le parole dell'ex estremo difensore austriaco, oramai diventato a tutti gli effetti un falegname dopo aver abbandonato il mondo del calcio:
Intanto Manninger, come va la sua vita dopo aver smesso di giocare?
"Il dopo-calcio è davvero bello: sono molto più tranquillo rispetto a prima, dopo oltre 20 anni passati nel mondo del pallone".
Che ricordi ha della sua stagione a Firenze?
"Fu un anno spettacolare, uno dei migliori anni della mia carriera: mi sono trovato molto bene perché lo stadio era splendido ed io ero giovanissimo: era il mio primo anno di Serie A. Purtroppo da gennaio sono accadute alcune cose a livello societario che mi hanno spezzato il cuore. Spesso dico ai miei amici che se la società non fosse fallita, sarei rimasto molto a lungo alla Fiorentina. Gli ultimi due-tre mesi per me furono una sofferenza ma i ricordi belli di quegli anni sono sempre dentro di me".
C'è un episodio che più di altri si porta nel cuore di quell'annata?
"Ricordo quando parai un rigore a Shevchenko in una partita finita 1-1 contro il Milan: a quel tempo c'era ancora la speranza di trovare risorse per non fallire ma purtroppo nemmeno quella mia parata cambiò il destino di quella Fiorentina".
Si tiene ancora aggiornato sulla Fiorentina?
"Ogni tanto la seguo, almeno sotto l'aspetto dei risultati. Certo, tutte le partite non le vedo però controllo sempre quelli che ha fatto la Fiorentina".
Intanto giovedì i viola affronteranno in Conference il Rapid Vienna...
"Conosco bene il Rapid: dico subito che la Fiorentina parte favorita. A cose normali, i viola non avranno problemi a ottenere la qualificazine. Negli ultimi anni il Rapid si è un po' addormentato: il club ha avuto problemi societari ed economici, non lotta più per il titolo come 15-20 anni fa. Ormai il titolo è una questione tra Salisburgo e Sturm".
Chi dovranno temere più di altri i viola?
"Oltre al bomber Burgstaller, segnalo i nomi di Grull e Strunz e penso che sia stato fatto un buon mercato in estate. Certo, non devono stupire i recenti risultati: credo che il Rapid abbia incontrato degli avversari un po' molli. Il vero test sarà giovedì".
Il fattore campo nel turno d'andata sarà decisivo?
"Il Rapid ha tifosi molto numerosi e rumorosi. I più caldi in Austria, per quanto mi riguarda. Se posso, guarderò la partita in televisione".
Di questa Fiorentina cosa pensa?
"Italiano ha allestito un grande gruppo: spesso mi informo della Fiorentina con il mio amico Luciano Dati che è rimasto un mio grande amico. Vedo una squadra vera e i tifosi fanno bene ad avere entusiasmo attorno a questa formazione".
Intanto a Firenze è arrivato Christensen in porta...
"Ho visto qualche sua partita all'Herta: può fare un gran lavoro a Firenze, l'esperienza internazionale lo potrà aiutare a migliorare molto".
Adesso la sua passione è diventata la falegnameria: ci spiega perché?
"Ho costruito da solo la mia casa, grazie alla collaborazione di alcune aziende: mi piace molto fare il falegname, perché è una bella sensazione vedere i risultati del tuo lavoro. Amo anche il golf, amo praticarlo quando ho un po' di tempo libero esattamente come la pesca. Spero di tornare presto a Firenze e a Siena quando avrò l'opportunità di farlo".