MANCINI JR A RFV, Kokorin unico rimpianto. Fiducia a Jovic
Andrea Mancini, ex collaboratore della Fiorentina nei primi anni di gestione Commisso, è stato uno dei protagonisti della vigilia di Fiorentina-Inter di Radio FirenzeViola: il figlio d'arte è stato intercettato a Roma dai nostri inviati ed ha parlato così dei suoi ricordi a Firenze e della finale di domani: "Sono legato a Firenze, ovviamente anche per mio padre visto che lui vinse da allenatore l'ultimo trofeo della Fiorentina. Ero molto piccolo, ma mi ricordo la gioia e la felicità dei tifosi in una città che meritava un trofeo. Firenze la metto a pari di Roma come piazza, ero molto contento per tutti, poi i mesi successivi successe una catastrofe".
Che ricordi ha di Rocco Commisso?
"Mi ricordo quando il presidente ha comprato la società, era un momento di rifondazione. Per me è una persona fantastica, sono rimasti pochi presidenti come lui, che ci mettono il cuore. Poi i risultati gli stanno dando ragione, visto che può portarsi a casa due trofei. Questo cammino è la dimostrazione che se una società fa le cose per bene i risultati arrivano".
Quali sono i protagonisti di quest'annata dei viola?
"Grande merito va all'allenatore, uno dei migliori in Italia. Ha avuto il merito di tenere unito il gruppo e la piazza nonostante un primo periodo difficile in stagione. Penso che la Fiorentina sia un bel vedere da giocare, è una delle poche squadre che ha un calcio propositivo. L'avevo già detto un anno fa: secondo me il valore aggiunto di questa squadra è Italiano. Non era facile tenere unito l'ambiente. Speriamo che la Fiorentina arrivi in Europa vincendo qualcosa".
Fiorentina-Inter: chi è la favorita per domani?
"Sono due squadre in forma: anche Inzaghi ha fatto un gran lavoro. Giocano un calcio diverso ma hanno entrambe le stesse chances di vincere il trofeo, direi che si parte da 50 e 50 come percentuali. Sarà una bella finale".
Si aspetta che Nico Gonzalez sia un'altra volta decisivo?
"Stiamo parlando di un giocatore che poteva essere Campione del Mondo, già campione con l'Argentina nella Coppa America, sicuramente è uno dei giocatori che se in forma cambia il volto della squadra. Potrà certamente essere un fattore domani sera.
Quali sono i punti deboli di questa Inter?
"Difficile trovare punti deboli a questa squadra: giocano insieme da anni, con lo stesso modulo e hanno grandi giocatori davanti . Dietro magari può concedere qualcosa e la Fiorentina deve essere brava a sfruttare qualche amnesia. Sono sicuro che Italiano possa scardinare la difesa dell'Inter".
A Firenze è possibile aprire un ciclo vincente?
"Secondo me è già stato aperto un ciclo con la nuova proprietà. Sicuramente, come ha detto Bonaventura, serve tenere i giovani più bravi e puntellare la rosa".
Quando lavorava in società propose anche Kvaratskhelia alla Fiorentina...
"Parlando di esterni è uscito il suo nome. Era solo un'idea, poi sono usciti altri nomi e c'erano diverse problematiche anche per il trasferimento. Non è mai iniziata una trattativa, non credo ci sia stato niente di concreto".
E invece l'investimento di Kokorin?
"Quello è il mio più grande rimpianto, anche se è una scelta che rifarei. Sulle qualità del giocatore non si può discutere, tutt'ora penso sia un grande giocatore, ma sicuramente è un rimpianto per quanto ha fatto vedere a Firenze. Io sono andato via poi, sono sicuro sia stato gestito al migliore dei modi, poi loro giustamente hanno optato per farlo andare a giocare".
Giusto dare ancora tempo a Juric?
"Penso la Fiorentina faccia bene ad aspettare Jovic. Spero che la prossima stagione possa essere quella del riscatto, come calciatore ha tante qualità e ancora margini di miglioramento. Non è mai facile ambientarsi ad un ambiente ed un campionato nuovo".
Conoscendolo personalmente, cosa vorrebbe dire un successo per Commisso?
"Sicuramente per lui sarebbe una grande soddisfazione sia per lui che per Barone che per Pradé. Da quando sono arrivati hanno messo sempre il cuore in tutto: il presidente è una persona fantastica e si meriterebbe un trofeo. Sono legato a lui anche per l'opportunità che mi ha dato da calciatore ai Cosmos e perché mi ha fatto iniziare il percorso da dirigente alla Fiorentina. Posso solo ringraziarlo, spero possa vincere tanto perché se lo merita".