LA PRIMA VOLTA DI CHIESA IN NAZIONALE
La prima volta non si scorda mai. E Federico Chiesa questa data di sicuro se la ricorderà a lungo perché per la prima volta entra a Coverciano come giocatore della Nazionale A, anche se per lui sembra una giornata normale visto che verso le 19.30 il giocatore viola arriva a piedi, da solo, sorridente e con l'immancabile zainetto rosso con cui varca sempre anche il centro sportivo della Fiorentina, come documenta il video di Firenzeviola. Dopo la prima convocazione in Under 21, che lo stesso giocatore viola si era posto come obiettivo durante questa stagione da protagonista, arriva dunque anche la Nazionale maggiore, seppur con lo stage. Un passaggio obbligatorio però, come è accaduto per Federico Bernardeschi convocato già nella gestione di Prandelli, quando giocava a Crotone in B.
Il figlio d'arte già da mesi era nel radar di Ventura, alla ricerca di un ricambio generazionale per l'Italia, e al Franchi spesso è stato presente il ct o un suo uomo, come Vanoli e Sandreani per la partita con il Bologna anche se Chiesa è entrato nel finale. Una stagione dunque in crescendo per Chiesa jr, da quella prima apparizione da titolare con la Juve alla prima di campionato che sorprese tutti. Non Sousa, che ha sempre creduto in lui e nelle sue qualità. Dopo Moena la Fiorentina ha rispedito al mittente tutte le richieste che altri club avevano fatto per l'esterno viola, per volontà di Sousa che può considerare dunque la convocazione una sua vittoria personale. Se ieri il portoghese ha infatti detto che la squadra non è la sua, su Chiesa c'è la sua firma di sicuro. Ma la convocazione è un premio anche per la Fiorentina visto che Chiesa jr è un prodotto del vivaio, proprio come Bernardeschi.