KOSTENOGLU a FV, Che forma Burdisso e Da Costa...
Vi ricordate Nikolaos Kostenoglou, tecnico greco, che dopo l'esperienza con l'Aek Atene ha intrapreso un viaggio d’aggiornamento presso le maggiori società di calcio italiane? Firenzeviola.it lo aveva incontrato in quel di Castelrotto, taccuino e cronometro alla mano per imparare tutti i segreti della Fiorentina targata Cesare Prandelli. Una chiacchierata molto interessante (LEGGI L’INTERVISTA) sui metodi di lavoro, l’assetto tattico e i punti di forza della Fiorentina che sta nascendo. La seconda tappa di Kostenoglou è stata a Brunico, visita interessata al ritiro estivo della nuova Inter di Mourinho. Tra i nerazzurri segnalato in grande spolvero Nicolas Burdisso, oggetto del desiderio viola e di Cesare Prandelli. Abbiamo chiesto all’occhio attento del tecnico che giocatore ha visto: “Un buon difensore. Forte fisicamente e in marcatura, come qualità importante ha sicuramente il colpo di testa, e mi è sembrato già in discreta condizione. Uno dei più in forma nell’Inter”.
E’ il giocatore giusto per la Fiorentina?
“Ripeto che mi è sembrato un buon elemento, ma per una squadra come la Fiorentina che deve fare coppa e campionato forse serve un giocatore con maggiore esperienza. Magari anche con qualche anno in più ma che possa dare sicurezza a tutto il reparto dall’alto delle sue tante partite giocate”.
Sempre da centrale difensivo quindi?
“Per caratteristiche fisiche e tecniche quello rimane il suo ruolo. Si adatta a fare il terzino ma rimane una soluzione d’emergenza”.
L’Inter vorrebbe inserire nell’affare un altro difensore, Da Costa…
“Dal vivo mi ha impressionato per le potenzialità fisiche.
Corsa e forza sono impressionanti ed essendo molto giovane avrà modo di crescere ancora. Bene da difensore centrale, e mi pare meglio predisposto per adattarsi sull’esterno. Certo anche per lui vale il discorso dell’esperienza e della disciplina. Deve lavorare molto sotto l’aspetto della posizione in campo, avrà bisogno di concentrarsi parecchio per ottenere il giusto equilibrio”.
Mourinho è davvero uno ‘Special one’?
“Sicuramente è particolare (ride ndr). In tanti anni da giocatore prima e da allenatore poi non avevo mai visto allenare nessuno in quella maniera: tutto si fa sempre con il pallone. In ogni momento, in qualunque seduta non esiste esercizio senza la palla. Una cosa mai vista da altre parti”.
Prossima tappa?
“Qualche giorno a Milanello per il Milan, poi a Trigoria per la Roma di Spalletti. Un calcio spettacolare da cui sono molto affascinato”.
Allora torneremo a disturbarla, anche solo per sapere che aria si respira in casa giallorossa, la vicenda Mutu ci dicono non sia stata indolore…