EX SPEAKER PERUGIA A FV, Le mie scuse a famiglia Astori e...

26.03.2018 19:41 di  Luciana Magistrato   vedi letture
EX SPEAKER PERUGIA A FV, Le mie scuse a famiglia Astori e...

Negli ultimi giorni il nome di Francesco Bircolotti è diventato, suo malgrado, molto conosciuto. I fatti sono ormai noti: lo speaker del Perugia durante il cerimoniale che il club aveva voluto per ricordare la morte di Astori ha sbagliato per ben due volte il nome del capitano della Fiorentina e il presidente Santopadre ha interrotto la collaborazione con lui, dopo 4 anni insieme. Com'è potuto accadere prova a spiegarlo lo stesso Bircolotti in esclusiva a Firenzeviola: "Inizio sempre un'ora prima a studiare tutti i messaggi pubblicitari e non che devo dire prima della gara e così ho fatto quella sera quando mi fu detto che ci sarebbe stato anche un cerimoniale per la morte di Astori. Nella concitazione della lettura degli spot, dell'inno e della formazione sono evidentemente arrivato sotto pressione e al momento in cui ho detto - a braccio -che veniva ricordato il giocatore e che facevamo le condoglianze alla famiglia ho sentito un gran brusio intorno e la reazione risentita della curva, con tre-quattro signori che mi hanno urlato che il nome era sbagliato. In quel momento ho capito e sarei sprofondato perché non so spiegarmi come posso aver sbagliato per due volte un nome da me conosciuto e che in quei giorni era stato fatto più volte. Ho finito l'annuncio pronunciando finalmente il nome corretto ma l'errore ormai era stato fatto".

Poi cos'è successo? "Quella sera nulla, io non ho visto nessuno anche perché c'era stato un furto ingente negli spogliatoi. Ma il presidente, amareggiato per un cerimoniale rovinato al quale teneva molto e dal furto, credo abbia unito le due cose e ragionato a caldo così il giorno dopo il mio referente del club mi ha chiamato in sede e comunicato che la collaborazione veniva interrotta. Capisco l'amarezza del presidente e quanto lui tenga all'immagine ma credo che 4 anni di rapporto non si possano buttare via così. Voglio sottolineare però, come ha fatto il club in un comunicato, che io ho un lavoro diverso, la mia era una collaborazione a gettoni con il Perugia, non sono stato buttato insomma in mezzo ad una strada. Tra l'altro sono tornato anche allo stadio a vedere la partita anche se con il club non ho più parlato".

Lei ha provato anche a contattare la Fiorentina, vero? "Si, ho contattato la segreteria del vicepresidente Salica sapendo che tiene i rapporti con la famiglia Astori, spiegando cosa volevo dire, ma per ora non sono stato ricontattato. Per questo approfitto di Firenzeviola per fare le mie scuse a tutti. Alla famiglia innanzi tutto perché non avrei mai voluto che in un momento in cui tutti volevamo e dovevamo ricordare Davide ho creato una situazione che poi sta dando adito a polemiche che nulla c'entrano con Astori. Avrei insomma preferito si parlasse di Davide per la persona che era e non aggiungere dolore o polemiche appunto. Sono tuttora dispiaciutissimo e mortificato e per questo chiedo scusa anche alla Fiorentina e alla tifoseria viola che si è sentita offesa dal mio errore. Per quanto possa servire, nel momento di raccoglimento, ad errore fatto ed ancora sotto shock, in cuor mio ho chiesto scusa a Davide che - spero - possa essersi fatto una risata su quanto accaduto e su un lapsus sul quale non posso tornare indietro".

Se il Perugia dovesse richiamarla cosa farà? "In questo momento credo non ci sia la giusta serenità per tornare indietro e sarebbe solo una figuraccia da parte di entrambi farlo solo perché la notizia è diventata di dominio pubblico".