EX CT CILE A FV, PULGAR? CHE PERSONALITÀ. NATA UNA STELLA
Personalità, muscoli e geometrie. E ancora: qualità, quantità e calci piazzati. Erick Pulgar, in una manciata di partite, è già diventato il padrone della mediana della Fiorentina, rivelandosi - almeno finora - uno dei migliori acquisti estivi di Pradè. Per conoscere meglio e commentare il gran salto in avanti del centrocampista classe 1994, FirenzeViola.it ha intervistato in esclusiva un massimo esperto di calcio cileno: José Sulantay, una lunga carriera sulle panchine dei top club di Primera División e delle Nazionali giovanili della Roja, oltre che primo allenatore nell'U20 di quella "Generación Dorada" (Vidal, Alexis Sanchez, Medel, ecc.) che negli ultimi anni ha fatto le fortune del Cile.
Sulantay, di campioni cileni lei ne ha allenati e visti passare parecchi in carriera: Erick Pulgar può diventarlo?
"Erick ha sicuramente tutte le carte in regola per diventare uno dei leader della Nazionale, sì. Il salto alla Fiorentina è stato importante, ma è stato anche il giusto passo in avanti dopo una Copa América vissuta da protagonista. Pulgar mi sembra ora un centrocampista già pronto e completo per competere per obiettivi importanti".
In Brasile, quest'estate, Pulgar è stato bravo d'altronde a scacciare ogni critica ed entrare di diritto tra i big della Roja attuale.
"Senza dubbio. Pulgar è un calciatore ancora giovane, ma in Brasile ha mostrato di essere cresciuto tantissimo a livello di personalità. Gioca sempre a testa alta, non ha paura di osare la giocata e, soprattutto, batte i calci piazzati con la freddezza di un veterano. Il campionato italiano lo ha fatto maturare in fretta e oggi non può essere considerato solamente un potenziale talento".
Piuttosto un talento che, a poco a poco, sta diventando una certezza. Della Fiorentina e della Nazionale cilena.
"Questo potrà dirlo solo il tempo, ma Pulgar oggi è uno di quei calciatori sui quali qui in Cile facciamo maggiore affidamento per provare ad aprire un nuovo ciclo vincente. La 'Generación Dorada' dei vari Vidal, Alexis e Medel ci ha dato tantissimo, parlo di prestazioni e di titoli, però è arrivato il momento di iniziare a guardare anche al futuro. Ed Erick - ci tengo a ribadirlo - può diventare una vera stella. Sempre che, ovviamente, continui a lavorare duro e con la giusta applicazione come ha fatto finora".