E ADESSO DRAGO O S.PIETRO? M.MARCHISIO A FV: 'ITALIANO NON GUARDA IN FACCIA NESSUNO'

14.09.2021 19:30 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
E ADESSO DRAGO O S.PIETRO? M.MARCHISIO A FV: 'ITALIANO NON GUARDA IN FACCIA NESSUNO'

E adesso per Vincenzo Italiano quello tra i pali in vista dell’anomalo match di sabato pomeriggio alle 15 contro il Genoa sarà un vero e proprio nodo da sciogliere: meglio continuare a puntare su Terracciano, una vera garanzia in questo inizio di stagione ma non solo, oppure giusto rendere la maglia da titolare a Dragowski, il titolare designato a inizio anno? “È un problema che chiunque vorrebbe avere” fa filtrare con una certa soddisfazione la Fiorentina: e in effetti raramente si è visto in un club di medio-alta classifica come quello viola un secondo portiere di pari valore al principale, pronti a darsi battaglia domenica dopo domenica. 

Per analizzare meglio la situazione, Firenzeviola.it ha chiesto un parere a Mauro Marchisio, attualmente responsabile dell’area portieri del settore giovanile dell’Empoli ma a lungo preparatore degli estremi difensori azzurri in prima squadra e dunque a stretto contatto prima con Terracciano e poi con Dragowski nella stagione 2018/19 al Castellani:

Marchisio, è stupito dal rendimento che Terracciano ha avuto nelle prime tre giornate di campionato?
“Assolutamente no, Pietro è un ragazzo con grandi qualità. Ha dimostrato di poter essere senza problemi un titolare della Fiorentina non solo in questi primi turni ma anche lo scorso anno in Coppa Italia. Io lo seguivo già quando era ad Avellino e Catania e mi è sempre piaciuto: quello che adesso dovrà essere bravo ad esaltare è la sua continuità, se Italiano lo sceglierà ancora”.

Che differenze vede tra lui e Dragowski?
“Pietro è il secondo portiere che tutti gli allenatori vorrebbero avere: sicuro, affidabile, preciso, bravo tra i pali. Un portiere da 6 o 6,5 in ogni gara. Una garanzia, insomma. Drago invece il classico portiere che arriva dall’estero: spericolato, esplosivo, reattivo. Proprio ad Empoli ha fatto forse lo step più importante della sua carriera. A Bergamo si ricordano ancora le 27 parate che fece in una gara finita 0-0 ma che l’Atalanta avrebbe potuto vincere 7-0”.

Quanto è importante per la Fiorentina avere due portieri di così alto livello?
“Io penso che i grandi club, se vogliono raggiungere i propri obiettivi, non debbano prescindere sempre da alternative valide in panchina. Il ruolo del portiere non fa ovviamente eccezione e dunque l’alternanza tra i pali o anche la sola competizione negli allenamenti non potrà che far bene ai viola”.

Quindi non si aspetta un Italiano in difficoltà nella scelta già sabato a Genova?
“Vincenzo è un ottimo allenatore proprio perché non guarda in faccia nessuno: gioca chi sta meglio, anche per ciò che riguarda il portiere. Se in questa settimana Pietro dimostrerà di essere più sul pezzo, toccherà ancora a lui: non ci deve essere nessuna sorpresa. La sua parentesi allo Spezia ci ha dimostrato proprio questo”.