DE SISTI A FV, GERSON RICORDA IL MIO ARRIVO A FIRENZE. FASCE STANDARD? NON LE CAPISCO

29.08.2018 19:00 di  Giacomo A. Galassi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Esclusiva di FirenzeViola.it
DE SISTI A FV, GERSON RICORDA IL MIO ARRIVO A FIRENZE. FASCE STANDARD? NON LE CAPISCO
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

“Alla Fiorentina per me è stato magico. Arrivai in viola da Roma e non ero neanche sicuro di voler restare a Firenze, anzi, ero molto dispiaciuto di lasciare la capitale. Dalla preparazione però capii subito in che ambiente ero: il Presidente mi portò a cena con i suoi amici e mi esibì come un trofeo. Ho provato da subito una soddisfazione immensa, poi con i compagni abbiamo fatto un qualcosa di straordinario portando il secondo scudetto. Ho un ricordo bellissimo di Firenze e della Fiorentina con i suoi tifosi”. A ripercorrere la sua storia in viola, nel giorno del compleanno della società di Viale Manfredo Fanti, è Giancarlo De Sisti, per tutti ‘Picchio’, capitano della Fiorentina che vinse il secondo scudetto.

L’inizio della sua storia somiglia molto a quella di Gerson, con le dovute proporzioni. 
“La storia del calcio italiano è costellata di scambi tra Roma e Fiorentina, Batistuta fece vincere uno scudetto ai giallorossi… Non so se Gerson possa ripercorrere il mio percorso in viola, ognuno ha la sua storia e venendo lui dal Brasile ed io dall’Italia mi sono trovato in una situazione diversa. Anche se ci sono delle similitudini, solo il tempo potrà dire come andrà a finire”. 

Le chiediamo allora un giudizio sulla squadra attuale. Le ricorda qualcosa della sua Fiorentina Ye-ye? 
“E’ ancora troppo presto per dirlo. La Fiorentina di oggi è un bel mix tra i giocatori dell’anno scorso, che ormai avranno acquisito la giusta esperienza, e giovani come Lafont che sono tutti da scoprire ma hanno certamente le carte in regola per far bene. Lo stesso Gerson citato prima, a Roma ha fatto vedere grandi cose con poca continuità. La speranza di tutti è che prosegua sulla strada intrapresa alla prima contro il Chievo. Devo dire che mi piace anche Pioli: è uno con i piedi per terra”.

Un commento poi sulla decisione della Lega di standardizzare le fasce da capitano in Serie A, da lei che l'ha indossata con la maglia viola. 
“E’ una tendenza che sta prendendo sempre più piede nel calcio moderno: sono anni che vedo quelle fasce tutte uguali con scritto “Captain”. Questa decisione mi ricorda un po’ quella di ammonire chi si toglie la maglietta dopo un gol. Se sul petto hai qualcosa di offensivo, è giusto che tu sia punito. Ma se segni un gol all’ultimo minuto non ha senso che tu prenda un'ammonizione. Comunque penso che i giocatori si opporrano a questa decisione e si creeranno solo caos. Con tutti i problemi che ci sono, pensare alle fasce da capitano mi pare senza senso”.