CAPUANO A FV, MONTELLA NON SI DISCUTE PER ORA. I RISULTATI...

24.09.2019 16:00 di  Alessio Del Lungo   vedi letture
CAPUANO A FV, MONTELLA NON SI DISCUTE PER ORA. I RISULTATI...
FirenzeViola.it
© foto di Giuseppe Scialla

Non è un periodo facile per la Fiorentina che dopo quattro partite di campionato ha totalizzato solamente 2 punti in campionato. Complice anche il calendario molto complicato, i viola non sono ancora riusciti a vincere in questa stagione e proveranno a farlo già da domani contro la Sampdoria. Sotto accusa, a causa dei risultati insoddisfacenti è finito il tecnico Vincenzo Montella. FirenzeViola.it per analizzare approfonditamente questa situazione ha contattato in esclusiva l'allenatore e soprattutto amico di lungo corso e confidente dell'Aeroplanino, Ezio Capuano.

Come valuta il pareggio contro l'Atalanta ed il modo in cui è arrivato?
"La Fiorentina nelle ultime due partite è stata sfortunata perché avesse vinto l'ultima gara contro i nerazzurri i giudizi sarebbero stati diversi. Montella è un grandissimo allenatore e la squadra mi sembra in grande ripresa: se togliamo gli ultimi 7 minuti sciagurati del Tardini anche domenica è stata fatta una bella gara. In questo momento può subentrare la paura di vincere, ma sono stati gli episodi a condannarla. Nel calcio l'unica cosa che conta sono i risultati e cambiano l'opinione pubblica. La realtà è che la Fiorentina è ultima in classifica, non vince da una vita, il resto è aria fritta. I viola si rialzeranno, a Montella si può dire di tutto, che non è pragmatico, che predilige il gioco, ma se gli si dà tempo riporterà la società dove merita: Fiorentina-Juventus è stata fino a qui la più bella partita del campionato. Mi sembra prematuro esprimere giudizi".

Un giudizio sul lavoro di Montella fino ad oggi con la squadra dal ritorno in viola?
"Quando non arrivano i risultati è normale essere in difficoltà, non è un marziano. Se non arrivano i tre punti tutto è più complicato perché questi determinano il lavoro durante la settimana, l'autostima e la stima illimitata verso l'allenatore da parte del giocatore. L'anello debole è sempre l'allenatore perché non può un presidente mandare via 25 calciatori. Quindi il lavoro è deludente nei risultati, ma è molto prematuro giudicare adesso. Se contro l'Atalanta la partita fosse finita 20 secondi prima parleremmo di altro, contro la Juventus ho visto un grande calcio espresso dai viola: farà il campionato che le compete".

Qual è lo stato d'animo attuale dell'Aeroplanino?
"Lo stato d'animo non è dei migliori però è normale che sia così. L'allenatore è un totem e deve infondere fiducia nel gruppo, lui ha grande personalità e rigiocare adesso sicuramente lo può aiutare. Credo che la gente stia strumentalizzando le sue risposte nel post partita, ma anche lui è un essere umano e dovete anche capire che essere davanti alle telecamere 20 minuti dopo aver quasi cambiato le sorti del tuo campionato non è facile. Non bisogna speculare su questo perché avrà sicuramente detto qualcosa che non pensa in realtà".

Quanto sarà importante per lui la gara contro la Sampdoria?
"Penso che essendo stato riconfermato la fiducia in lui sia notevole e il risultato di questa partita non cambierà le cose. Daniele (Pradè, ndr) lo ha visto crescere, lo conosce e sa quanto può dare. Con la schiettezza che mi caratterizza però devo dire che saranno i risultati a determinare, se tarderanno ad arrivare anche lui sarà in grande discussione inevitabilmente".

Crede che sia rimasto soddisfatto e contento del mercato fatto dal club?
"Non lo so, non posso rispondere a questa domanda, ma è un ragazzo intelligente, è un'aziendalista, avranno concordato insieme tutto. Se non è arrivata una punta top non si sarà riusciti a perseguire quell'obiettivo, ma Pradè è un grande direttore sportivo e davanti la Fiorentina ha giocatori di qualità: forse manca solo l'attaccante...".

Che cosa pensa del 3-5-2 e dell'assetto che sta adottando il tecnico viola?
"Sono un tifoso del 3-5-2, ho fatto una tesi 12 anni fa su quello. Credo che ogni allenatore abbia le proprie idee, ma debba adeguarsi ai giocatori, non è la prima volta che lo fa anche la sua prima Fiorentina ha giocato con questo modulo: ha deciso di cambiare perché avrà le sue convinzioni".