BRIVIO A FV, SIMEONE IN CRISI? LO CONOSCO, ORA DARÁ IL 200%
Uno dei temi che continua a far discutere maggiormente la piazza di Firenze è certamente il prolungato digiuno da gol di Giovanni Simeone. Per provare a comprendere le ragioni di questo sofferto periodo, ed anche i possibili risvolti caratteriali, Firenzeviola.it ha contattato in esclusiva chi ha diviso lo spogliatoio con il Cholito nel recente passato: il difensore Davide Brivio, oggi svincolato dopo le ultime esperienze tra Genoa e Virtus Entella. Cresciuto nella Primavera della Fiorentina, esordì in Serie A con la maglia viola ed ancora oggi ricorda con grande affetto quei momenti: “Era il mio sogno sin da bambino, e poterlo realizzare con una maglia di una squadra così importante addosso è stato fantastico. Ricordo ancora quei giorni con mister Prandelli come se fosse oggi”.
Allora in dirigenza c'era Corvino, come ora. Lei che l'ha conosciuto, che ne pensa del suo operato?
“Sì, mi prese lui. In questi anni si vuole puntare molto sui giovani, e la Fiorentina è tra le squadre che lo fanno di più. Il percorso è ottimo, e in più c'è stata la fortuna di essersi trovato un gioiellino come Chiesa dal vivaio. In più c'è l'allenatore giusto, un mister del quale mi hanno sempre parlato tutti bene. Se il progetto è questo, lo stanno facendo nel modo corretto: sono convinto che questa squadra porterà dei risultati”.
Passiamo a Simeone. Come spiegarsi questo digiuno?
“Giovanni prima di tutto è una grandissima persona. A volte bisognerebbe ricordarsi che si parla di un classe '95. Io ho pochi dubbi su di lui, perché l'ho visto allenarsi al 200% quando eravamo insieme al Genoa. Un attaccante già di suo vive in maniera negativa il fatto di non segnare e sono convinto che gli dia fastidio la situazione che si è creata. Ma credo anche che non appena tornerà a segnare tutto sarà risolto. Il lavoro paga: saprà tirarsi su. Non dimentichiamoci che parliamo di un ragazzo nel giro dell'Argentina”.
A livello personale come crede che potrà recepire queste critiche che gli stanno arrivando?
“Conoscendolo starà lavorando il doppio. Si impegna sempre al massimo e penso che anche i compagni ed il mister faranno gruppo per provare a dargli una mano”.
Passando ad un altro talento, anche in chiave azzurra, che dire di Chiesa? Qualcuno gli rimprovera di segnare ancora pochi gol.
“Il futuro è dalla sua parte, il problema è che certe volte in Italia non si ha la pazienza. Quando lo vedi giocare noti che ci mette tutto se stesso in campo. Si tratta di un calciatore titolare in un club di alta classifica, e con un padre che ha già fatto un percorso come il suo è anche avvantaggiato. Normale che debba migliorare ma è un grande talento”.
Negli obiettivi di inizio stagione della Fiorentina c'era l'Europa. Così come per l'Atalanta, altra bella pagina della sua carriera dopo Firenze. Come vede le due squadre in questa corsa?
“Sarà una bella lotta. Vedo leggermente favorita l'Atalanta: ha in squadra gente come Gomez, Ilicic, Masiello... Fanno l'Europa da anni e sono più predisposti a lottare per certi tipi di obiettivi”.
Chiudiamo con il suo futuro: sta prendendo contatti per un ritorno in campo?
“Ci sono delle chiacchiere in corso. Sto valutando alcune proposte, anche se siamo ancora al pour parler. Ho delle richieste in Serie B e qualcosa dall'estero, ma fisicamente mi sento bene ed ho 30 anni. Sono pronto a riconquistarmi la Serie A sul campo”.