BRAIDA A RFV: "L'allenatore si assume colpe non sue"
L'ex dirigente del Milan, Ariedo Braida, è intervenuto a Radio FirenzeViola durante "Viola Amore Mio". Queste le sue parole: "Il primo a pagare nei periodi bui è proprio l'allenatore, anche se tante colpe magari non le ha. Le responsabilità vanno divise anche coi calciatori e con chi li ha portati in squadra. Io sono convinto che Palladino ha tutto il tempo per dimostrare il suo valore".
Forse è percepito come un tecnico poco adatto?
"A volte non dipende solo dall'allenatore ma anche dai giocatori, che possono non essere perfetti per quello che lui ha in testa. E alle volte lo scopre strada facendo. Le soluzioni, poi, non sempre sono immediate. Il calcio è bello perché imprevedibile, non ci sono regole fisse e tutto è possibile".
Cosa deve fare la società di fronte ai segnali di malcontento?
"Questi segnali si vedono quando le cose non vanno bene: si tira in ballo che manca questo, manca quello, lo spogliatoio non funziona, l'allenatore non è ascoltato... Insomma, sale pepe nel calcio. Ma è sempre successo. Poi a volte all'improvviso tutto funziona. Alla fine quelli bravi sono bravi, e quelli meno bravi sono meno bravi. Una volta ero a pranzo con un ragazzo davanti a un campo di calcio: gli dico 'qui non serve parlare, bisogna farlo dentro il campo'... Le chiacchiere passano, i fatti restano".
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