B.GENTILI A FV, Così racconterò i violazzurri

Esclusiva Firenzeviola.it
26.07.2010 16:00 di  Marco Conterio   vedi letture
B.GENTILI A FV, Così racconterò i violazzurri
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Qui non si tratta di cambiare pagina. E' un libro vecchio che finisce nella polvere degli scaffali, pronto per esser sostituito. Luce nuova dalle finestre del calcio del Belpaese, tra volti, sorrisi, facce, toni e speranze differenti. In panchina, con Prandelli. Sul campo, col talento che ritorna, coi giovani finalmente all'arrembaggio e magari anche in copertina. Anche in cabina di commento, però. Perché anche la Rai, che da anni ha accompagnato gesta e gesti della Nazionale italiana, avrà una nuova voce. Bruno Gentili, stimato collega che esordisce alla radio nel '78 come spalla di Ameri e Ciotti, diventando poi vice-direttore responsabile di Raisport nel 2007. Dall'11 agosto 2010 prenderà il posto di Marco Civoli, diventando voce ufficiale degli azzurri per la Rai e, per dipingere tratti e forme dell'Italia che verrà, Firenzeviola.it lo ha intervistato in esclusiva.

Prima di tutto, ci permetta di farle i nostri complimenti.
"E' una grande responsabilità, si tratta di un'eredità difficile ma credo sia nel mio destino. Prima con Ciotti, poi con Civoli e tutti colori che mi hanno preceduto. Sarà un onore raccontare l'Italia".

Via, dunque. Che Nazionale si aspetta?
"Un'Italia coraggiosa, figlia della filosofia di Prandelli. Coraggio nelle scelte e nel gioco, freschezza, gioventù ed intraprendenza, così come ha dipinto negli anni la sua Fiorentina. Ha sempre anteposto il gioco al risultato; per questo forse non è riuscito a mettere niente in bacheca ma sono molto fiducioso".

Una sorta di 'modello Spagna'.
"Esatto. Gli iberici sono arrivati ai risultati attraverso il gioco, vorrei che Prandelli seguisse questa strada. Dobbiamo rovesciare in toto la nostra mentalità, cerchiamo una volta tanto anche di appagare la sete di spettacolo che scorre nel nostro paese".



Focus sui 'Violazzurri'. Alberto Gilardino.
"In carriera ha spesso avuto problemi di personalità e con Prandelli troverà sicuramente la fiducia che talvolta non ha sentito ed avuto. Sarà lui il titolare dell'italia".

Lo stesso vale anche per Riccardo Montolivo?
"Chiaro. Anche se non ne ha le stesse caratteristiche, lo vedo come l'erede di Pirlo, essendo un giocatore estremamente tecnico, forse l'unico in quel reparto".

Terzo nome: Lorenzo De Silvestri.
"Se migliora in fase difensiva, anche lui rientrerà sicuramente nel giro della Nazionale".

Qui non parliamo di tattica o di tecnica: Antonio Cassano.
"Sarò sincero, non ho mai capito le grandi discussioni sui problemi di gestione di un talento in Nazionale. In fondo, si parla di pochi giorni, è un tipo goliardico e per lui chiuderei un occhio".

A proposito di fantasia e di 'teste calde', che ne pensa di Mario Balotelli al Manchester City?
"E' un capitolo diverso, un caso più difficile. Credo che la goccia che ha fatto traboccare il vaso a Moratti, sia stata la 'pistola a salve' nel centro di Milano. Un gesto brutto, inaccettabile. Prandelli, però, ne sono certo, lo prenderà in considerazione anche all'estero, comportamenti e rispetto per gli altri permettendo".