UNITI PIU’ DI PRIMA. MA LA DIFFERENZA RESTA ROSSI: CON LUI 6-8 PUNTI IN PIU’. IL CONFRONTO CON L’ANNO PASSATO. VERONA E CAGLIARI, DUE TRASFERTE CHE DIRANNO SE LA FIORENTINA PUO’ RILANCIARSI

16.11.2014 00:00 di  Lorenzo Marucci  Twitter:    vedi letture
UNITI PIU’ DI PRIMA. MA LA DIFFERENZA RESTA ROSSI: CON LUI 6-8 PUNTI IN PIU’. IL CONFRONTO CON L’ANNO PASSATO. VERONA E CAGLIARI, DUE TRASFERTE CHE DIRANNO SE LA FIORENTINA PUO’ RILANCIARSI

Tutti pronti a ripartire. E se possibile uniti ancor più di prima. Firenze ama sconfinatamente la propria squadra e il pubblico di fede vola raccoglie gli appelli anche senza farsi pregare. Quando c’è stato da turarsi il naso in altre situazioni ben più gravi di quella attuale lo ha fatto, rimandando poi i conti alla fine della stagione. Ma adesso siamo di fronte ad un campionato che può ancora dire parecchio, augurabilmente in positivo. E’ ovvio che servirà un cambio di passo e un rendimento diverso da parecchi titolari che hanno fin qui deluso o reso meno delle aspettative: da Cuadrado, passando per Gonzalo Rodriguez fino a Borja Valero. Ci si aspetta che Gomez possa finalmente far vedere buona parte del suo valore anche perché il contributo di gol deve arrivare soprattutto da lui. Finora dai centrocampisti sono arrivati due soli gol (Borja Valero e Kurtic) al pari dei difensori (Tomovic e Savic). A prima vista sembrerebbero mancare in questa fase, rispetto all’anno passato, le reti di Aquilani, ma in realtà il centrocampista romano dopo undici gare del 2013-14 aveva realizzato solo un gol. Il discorso sulla crescita è generale: tutti insomma – ma non tanto e non solo sul piano dei gol - dovranno fare la propria parte provando a dare ancora di più.

L’analisi fredda dei numeri dice che a questo punto del campionato, l’anno passato, dopo undici giornate la Fiorentina aveva otto (8) punti in più. Ventuno contro i tredici attuali. Un confronto, questo, che spiega bene l’incidenza di Giuseppe Rossi: se l’ex Manchester non vale tutti gli otto punti, poco ci manca. All’udicesima di campionato Rossi aveva segnato la bellezza di nove reti ed era il capocannoniere. Quest’anno con ventuno punti c’è il Napoli, terzo in classifica. Niente da fare l’incidenza di Rossi è evidente, ma fermarsi ancora a pensarci è solo doloroso. La speranza è che Gomez possa rapidamente avvicinarsi a Pepito come capacità di essere decisivo, risolvendo anche qualche partita bloccata come sapeva fare proprio Rossi.

Le due prossime trasferta contro Verona e Cagliari dovranno dire parecchio sulla capacità di reazione della Fiorentina: serve un segnale per ripartire anche perché le prossime due partite potrebbero essere un buon trampolino di lancio per la gara di inizio dicembre contro la Juventus. Che non dovrà essere – come in tempi passati – l’occasione per salvare la stagione, bensì per provare un rilancio che quel giorno dovrà già essere stato avviato.

Lorenzo Marucci