UNA VITTORIA PER LA CONTINUITA’. PER SIMEONE 5 GOL E 4 ASSIST. TURBO CHIESA: 4 RETI. THEREAU INDISPENSABILE. CLASSIFICA: CHE AMMUCCHIATA
Pioli voleva capire se Roma fosse stata una tappa casuale o magari la speranza dell’inizio di un percorso. La risposta è arrivata col Sassuolo. Quella continuità che serve per l’autostima. Alla luce della vittoria di Inzaghi a Marassi, il pari dell’Olimpico acquista ancora più valore. I viola hanno impiegato mezz’ora per imboccare la strada giusta, ma la partita non è mai stata in discussione. La Fiorentina doveva approfittare di una squadra con molti problemi e un nuovo allenatore, non poteva sbagliare un’occasione così, infatti non l’ha fallita. Non è poco per un gruppo come quello viola alle prese troppo spesso con alti e bassi. Un 3-0 che avrebbe potuto essere anche più rotondo e che ha messo in mostra una Fiorentina con alcune idee interessanti.
Intanto la vittoria mancava dal 25 ottobre scorso, stesso risultato contro il Torino. Da quel momento la squadra di Pioli aveva sempre subito gol, dunque aver chiuso la gara con la porta blindata non è poco. Anche questo è un altro piccolo segnale.
Diamo un occhio all’attacco: Simeone è stato e sarà ancora oggetto di dibattito in città, non fosse altro per il suo listino. E’ stato pagato 15 milioni più 3 di bonus. Cifra robusta, ma non scandalosa vista l’aria che tira nel mercato italiano: Gagliardini un anno fa a gennaio fu pagato 30 milioni, Bernadeschi è costato alla Juve 40 milioni più 5 di bonus. Di sicuro un attaccante che vale 18 milioni bisogna abbia un rendimento all’altezza. Si tratta di stabilire soltanto da che parte si voglia inquadrare la questione: il Cholito in 15 gare ha messo dentro 5 gol e fabbricato 4 assist. Il passaggio vincente è decisivo quanto una rete. Poteva far meglio? Certo, avremmo sperato di questi tempi in 7/8 gol.
Ma avrebbe potuto anche far peggio. Lo score dell’argentino non è eccellente però nemmeno un disastro come qualcuno sostiene. Basta dare uno sguardo alla classifica cannonieri: tra i 16 gol di Icardi e i 9 di Higuain (quinto in classifica), si trovano Immobile 15, Dybala 12 e Mertens 10. Tutta gente più famosa, più forte, più esperta del giovane Simeone. Se facciamo la proiezione finale, il Cholito a maggio sarà intorno ai 13/14 gol: poco più di un anno fa. Detto che ci attendiamo di più, se alla fine la sua quota fosse questa non potremmo parlare di annata sbagliata. E allora occorre pazienza: soprattutto con un ragazzo di 22 anni. Sappiamo che i bomber diventano tali, se hanno stoffa, quando sono 25enni. La garra argentina non gli manca: lui non gioca sulla squadra, ma con e nella squadra. Ha festeggiato col Sassuolo la sua presenza numero 50 nel nostro campionato.
Chiesa può davvero andare in doppia cifra: i suoi 4 gol sembrano quasi una ciliegina rispetto alla mole di lavoro di qualità che svolge Federico. Quando accende il turbo, il suo strappo manda in tilt la difesa avversaria. Non male per un ragazzo al secondo anno in serie A. Thereau ha confezionato due assist e una partita di grande sostanza. Il francese è stato un acquisto last minute, ma molto centrato. Quando gioca la Fiorentina fa quasi sempre punti, organico alla struttura tattica di Pioli. Vecchietto? Averne di anziani così…
Infine la classifica: lunedì scorso la Fiorentina era dodicesima, oggi è invece al settimo posto, zona Europa League, in compagnia di Bologna e Milan. Alle spalle con 20 punti si trovano Atalanta, Torino e Chievo. Morale: sono 6 formazioni, la Samp è più avanti, a giocarsi l’ultimo biglietto utile per andare ai preliminari per l’Europa. Banalizzando il concetto potremmo parlare di grande ammucchiata: lasciamo perdere i pronostici, è una stagione di ricostruzione. Prendiamo quel che viene, sperando sia qualcosa di positivo.