UN NUOVO CONTRATTO PER UN NUOVO NETO: LE NOVITA'. CUADRADO E IL RINNOVO: FILTRA MASSIMA SERENITA'. QUELLA DA RITROVARE IN TUTTA LA FIORENTINA

10.10.2014 00:00 di  Marco Conterio  Twitter:    vedi letture
UN NUOVO CONTRATTO PER UN NUOVO NETO: LE NOVITA'. CUADRADO E IL RINNOVO: FILTRA MASSIMA SERENITA'. QUELLA DA RITROVARE IN TUTTA LA FIORENTINA
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Alt, fermi tutti. La sosta è cosa buona e giusta per far il punto della situazione, a bocce e palloni fermi. Cosa va, cosa non va, i piani per il domani. Partiamo dai sorrisi: la Fiorentina ha scoperto di avere in casa un portiere di spessore internazionale come Norbero Mourara Neto. Alzar la mano e fare ammenda è cosa giusta: bravi i Viola a dargli fiducia, a crederci, a coltivarlo. Bravi Macia e Pradè, bravo pure Montella che coi portieri, in passato, aveva combinato qualche pastrocchio, anche a Catania. E' cresciuto, l'Aeroplanino, anche nella gestione dei singoli. Bene, dunque, è il primo sorriso. Bene anche i giovani terribili: Khouma el Babacar ha già colpi da grande e paragonarlo a Balotelli, sul campo, non è certo far peccato. Anzi: conoscendo il senegalese, raccontato da chi ogni giorno lo segue, è piuttosto un vero piacere. Perché Babacar è grande amico di Balo dal quale cerca di capire e carpire i segreti. Sul campo, deo gratias. In una copertina nazionale dove oggi la Fiorentina non trova grande spazio, le foto da inserire sono comunque le loro: Neto e Babacar. Perché loro significano presente e futuro, sicché è giusto parlare anche del domani. Soprattutto del brasiliano: a breve ci sarà un summit, con l'agente Castagna, per parlare del rinnovo. C'è ottimismo, ma c'è anche una parentesi da raccontare: Neto vuole garanzie, da titolarissimo. Perché ha conquistato i galloni sul campo mentre, dall'altra parte, il rumeno Tatarusanu spinge chiaramente per giocare. E' il bello, ma pure il lato distonante, dei dualismi, soprattutto coi guantoni.

Su Juan Guillermo Cuadrado c'è da scrivere un'enciclopedia, per raccontare i passi del rinnovo. Gridare 'al caso' è sbagliato, perché la serenità raccontata ufficiosamente è cosa vera e giusta. Niente accordo raggiunto, però, solo tanta voglia di farlo. Postilla: quando valuti un giocatore quaranta milioni, e qui il messaggio è per gli altri piani presidenziali, devi pur pagare un giocatore per quelle cifre. E se non è arrivata un'offerta, forse non è per colpa di chi doveva portarla, dirigente o agente, ma di chi ha fissato un prezzo fuori mercato per un ruolo (non per un giocatore, attenti) dove il mercato è appunto già saturo. In tutte le grandi d'Europa. La Fiorentina e Lucci si rivedranno, parleranno, discuteranno. C'è voglia di trovare l'accordo ma, in fondo, al tifoso importa soprattutto che quest'anno la Vespa continui a meravigliare ancora.

Poi, le questioni d'alti piani. Dir che tutto va bene, lassù tra le scrivanie, vorrebbe dire provare a vendere ghiaccio in Groenlandia con la faccia di bronzo. Sussurri e spifferi già filtrati raccontano di cambiamenti, scossoni e pure di terremoti. C'è, soprattutto, da spiegare che questa Fiorentina, nei volti di Eduardo Macia, di Daniele Pradè e di Vincenzo Montella, è stata costruita con una logica. Con degli errori, pure, ma anche con la fatica di doversi scontrare con budget limitati, risicati, da un prezzo di Cuadrado che ha poi di fatto bloccato idee e strategie che c'erano in seno agli uomini mercato. Sicché, calma e ghiaccio. Dopo tanto livore, meglio ripartire dai sorrisi. In fondo, il portiere c'è. L'attaccante per il domani anche. Certo. Sarebbe stato meglio anche con Gomez e con Rossi. Ma quella, è tutta un'altra storia...

Di Marco Conterio
Responsabile di redazione, Tuttomercatoweb.com e Calcio 2000