TRE PUNTI ATTESI, MA CONVINCENTI. THEREAU, CHE MEDIA: 6 GOL IN 9 GARE. PRIMI SQUILLI PER BENASSI E BABA, DIECI VIOLA GIA' IN RETE. BRAVO LO FASO: LA STOFFA C'E'
Ogni squadra ha un obiettivo e alcune speranze. Ognuna ha un parametro al quale deve attenersi. La Fiorentina vive un'annata senza traguardi stabiliti, ma con l'auspicio di crescere come gruppo. In attesa che la società decida quale sia la strada da imboccare in modo definitivo. Dentro questa ampia premessa, ci sta la politica dei piccoli passi e non c'è dubbio che Benevento rappresenti in pieno questo percorso.
I viola hanno fatto anche stavolta il loro dovere contro una squadra che andava battuta. In Campania ieri sono arrivati tre gol e un palo. Per la cronaca un legno lo ha preso anche il povero Benevento. Baroni, fiorentino di Tavarnuzze, ha dimostrato in sala stampa la sua grande dignità. Purtroppo per lui con una squadra così è difficile far punti. L'unica consolazione per Marco è quella di essere entrato comunque nella storia del Benevento portando quella città per la prima volta in serie A.
La differenza tra i campani e i viola è stata evidente, la sperequazione tecnica è apparsa rilevante anche ai distratti osservatori del calcio. Un trionfo così non può autorizzare nessuno a suonare la gran cassa, nè tantomeno a produrre voli di fantasia verso chissà quali orizzonti. La Fiorentina resta, per adesso, una formazione da metà classifica e dintorni. Magari nel girone di ritorno potrà fare qualcosa di meglio. Quando il lavoro di assemblaggio di Pioli avrà raggiunto un buon punto di lievitazione.
Stiamo ai fatti, allora: non eclatanti, ma importanti. Intanto quello che qualcuno con troppa fretta aveva liquidato come il bomber di Villa Arzilla (vista l'età non più verde), sta dimostrando invece come l'anagrafe conti relativamente quando si sa giocare a calcio. Thereau ha già segnato 6 gol (di cui i primi 2 a Udine) in 9 giornate di campionato. Ottimo acquisto, senza discussione.
A segno sono andati anche due viola che non avevano cominciato bene la stagione, Benassi e Babacar. Il secondo addirittura di campo ne aveva visto poco. L'ex granata rimesso nel cuore delle operazioni ha ritrovato il passo che compete alla sua bravura. Ha continuato a puntare l'area avversaria, seppur partendo da posizione più arretrata. Aveva fatto qualche assist, ma era rimasto all'asciutto di gol. Adesso non più, meno male.
Babacar è entrato in partita finalmente con il giusto temperamento. Ha segnato subito, provocato un rigore ed è stato pericoloso in alcune circostanze. Simeone non era andato bene e con il senegalese in campo la Fiorentina nella ripresa ha cambiato passo. Sarà la volta buona per Babacar? Non ci sbilanciamo più. Limitiamoci ad annotare che a Benevento il centravanti ci è piaciuto parecchio. Anche quando si è arrabbiato perché non lo facevano andare sul dischetto. Significa che Babacar era tarantolato, desideroso di dimostrare tanto. Ecco, è quello che vorremmo vedere sempre. A proposito, dalla "anarchia sousiana" degli undici metri, siamo tornati alle antiche regole, quelle che non muoiono mai. Pioli ha dato l'ordine dei rigoristi e nessuno può discutere: primo Thereau, secondo Veretout. La Francia ringrazia.
Un altro piccolo passo in avanti è certificato dalla cooperativa del gol: sono 10 in tutto i viola andati a segno in questo primo segmento di stagione. Un buon dato che spiega come la Fiorentina, seppur tra tante criticità, si sforzi di offrire una manovra organizzata.
Infine un nuovo esordio in viola: quello di Simone Lo Faso, classe '98, già con una decina di presenze lo scorso anno a Palermo. Pioli stravede per lui, lo si capisce anche da come ne parla in sala stampa. Il ragazzo ha molta tecnica e questa è sorretta da potenzialità fisiche di un certo spessore. Il suo è un calcio di qualità. Senza esagerare perché siamo solo all'inizio, ma Lo Faso potrebbe essere la sorpresa stagionale della Fiorentina. Sempre a piccoli passi...