PRIMA DI TUTTO GLI ATTACCANTI: BORINI E KALINIC, MA C'E' DA LAVORARE. SECONDA FASE CENTROCAMPO, POI LA DIFESA. JOAQUIN E' UN PUNTO INTERROGATIVO
Doveva essere la settimana dell’attacco e lo è stata. La Fiorentina si è scatenata su due obiettivi: non sono chiusi, ma sono vicini. Borini per l’esterno offensivo e Kalinic, centravanti croato del Dnipro, per il centro dell’attacco,.
Questo era lo scenario principale della Fiorentina e su questo si è impegnato la dirigenza viola.
Ricapitoliamo: Borini ha lanciato messaggi importanti alla Fiorentina nelle settimane scorse. Con lui al Sunderland in passato ha lavorato Angeloni, attuale dirigente viola. Borini ha i requisiti per quello che ha in testa Sousa. Esterno offensivo di attacco, insomma una punta. C’è anche la Lazio sul giocatore, che sia chiaro ha una gran voglia di tornare in Italia. I viola sono in vantaggio, ma l’affare va chiuso.
Nikola Kalinic, è la punta che i viola cercavano nel Nord Europa. L’hanno individuata in Ucraina, nel Dnipro.
Squadra per altro ben nota alla Fiorentina per averla affrontata nell’ottobre 2013 in Europa League. I manager di Della Valle non vogliono spendere più di 7-8 milioni e credono in questo giocatore perché è stato Sousa ad indicarlo alcune settimane fa. La caccia a Kalinic è stata condotta in silenzio assoluto poi è esplosa. La Fiorentina ha in cassa il si del giocatore, se non succederanno cose strane in questo week end sarà annunciato.
Dopo la priorità dell’attacco, i viola andranno a cercare il secondo centrocampista. Ci sono da risolvere alcune questioni, a cominciare da Mati Fernandez. Ma la sensazione è che la ricerca sarà condotta con calma. Così per la difesa, dove un secondo innesto dopo Astori batte alla porta. Il mercato è lungo e la Fiorentina ha intenzione di fare diversi colpi. Meno male, ce n’è bisogno.