NETO, EPILOGO ANNUNCIATO. ARRIVA L’ORA DI TATARUSANU. ADESSO SFOLTIRE, MA SERVE IL RINFORZO PER MANTENERE IL PASSO DELLE AVVERSARIE
L’epilogo è arrivato ed è stato quello che quasi tutti si aspettavano. Neto ha deciso di non rinnovare con la Fiorentina, non per una questione economica quanto per motivi d’ambizione. Il brasiliano, al culmine della sua carriera, vuol svilupparla con un progetto che ai suoi occhi dovrà essere più affascinante rispetto a quello della Fiorentina. Il club viola si aspettava - o meglio, sperava – che Neto avrebbe rinnovato in virtù di una riconoscenza da accordare verso chi nell’estate del 2013 lo aveva in effetti protetto da tutte le critiche, sfidando il parere contrario di quasi tutta la tifoseria. Neto ha riflettuto molto, peraltro senza mai confidare a nessuno fino all’ultimo la sua decisione (neanche ai compagni). A Firenze stava e sta bene ma alla fine ha agito da professionista, probabilmente anche con un po’ di tristezza nel cuore. Ha prevalso la voglia di mettersi in gioco, forse in una squadra che gli garantisca la Champions con continuità. In molti adesso gli gettano la croce addosso, ma ripetiamo, la sua scelta seppur difficile da accettare da parte della tifoseria, non va conisderata un fatto così riprovevole, soprattutto per i tempi che corrono (che ci piaccia o no, non siamo più negli anni Ottanta, quando i giocatori erano pronti a giurare fedeltà eterna alla maglia): dispiace, certo, che la società viola rischi seriamente di perderlo a zero e che non sia stato possibile chiudere la vicenda per tempo, anche perché Neto poteva diventare il portiere con cui andare avanti per vari anni.
Adesso però la Fiorentina si trova a gestire un problema non di poco conto. Della Valle era stato chiaro una decina di giorni fa: se Neto non rinnova, giocherà Tatarusanu. Lunedì, quando arriverà il patron a Firenze, verrà presa la decisione definitiva sul portiere titolare. Incideranno anche lo stato d’animo di Neto e la forma di Tatarusanu. E’ chiaro però che se non dalla partita con il Parma, a stretto giro di posta la porta verrà affidata al romeno, che dovrà dimostrare di dare sicurezza per il presente ma anche per il futuro. E probabilmente si cercherà di mettere sul mercato Neto, come detto per non perderlo poi a zero euro a giugno. Ipotesi questa non semplice visto che anche i grandi club hanno tutto l’interesse a prenderlo a fine campionato senza cacciare un euro.
Nel frattempo la Fiorentina studia anche il rinforzo da regalare a Montella: prima di tutto serve vendere, per sfoltire il gruppo. E’ una condizione necessaria che rischia però di bloccare il miglioramento della rosa. Il mercato deve ancora ufficialmente partire, ma intanto quasi tutti i club che lottano per il terzo posto hanno iniziato a rinforzarsi: per fare alcuni esempi il Napoli con Gabbiadini e Strinic, l’Inter con Podolski, il Milan con Cerci, il Genoa con Tino Costa e Ferreyra.
Lorenzo Marucci