NAPOLI SEMPRE PIÙ VICINO. ROSSI SCALPITA, MA SOUSA NON È CONVINTO. KALINIC E INSIGNE: LE DUE FACCE DELLA SOSTA. ALONSO, IL RINNOVO È ORMAI SOLO UNA FORMALITÀ
Il count down prosegue, inesorabile, perché la partita contro il Napoli ha un'importanza fondamentale per la Fiorentina, che dopo due settimane trascorse in testa alla classifica non ha nessuna intenzione di lasciare il passo, anche se la sfida del San Paolo nasconde tantissime insidie. La sosta per gli impegni delle vari Nazionali ha permesso a Paulo Sousa di poter lavorare con calma, anche se ha dovuto rinunciare a molti giocatori e avrà tutta la rosa a completa disposizione soltanto a partire da domani, visto che Mati Fernandez e Facundo Roncaglia rientreranno oggi dal Sudamerica. Per questo, al momento, a parte alcune certezze, è difficile ipotizzare la formazione che scenderà in campo dal primo minuto nel match contro gli azzurri di Maurizio Sarri. Nikola Kalinic per esempio è tornato acciaccato dal doppio impegno che la sua Croazia ha dovuto sostenere per staccare il pass per l'Europeo di Francia del 2016, a differenza di Lorenzo Insigne che ha lasciato il ritiro di Coverciano dopo poche ore dal suo arrivo e che ha avuto dunque tutto il tempo per recuperare dal problema al ginocchio. I due hanno avuto dunque due storie molto diverse con le rispettive selezioni: il primo non ha potuto certo dire di no al suo commissario tecnico, vista anche l'assenza forzata di Mario Mandzukic che gli ha dato la possibilità di essere schierato dal primo minuto in entrambe le partite, mentre il secondo ha declinato la convocazione di Antonio Conte, pensando soprattutto a non peggiorare le sue condizioni fisiche in vista della ripresa del campionato. Sousa inizierà da domani a valutare il suo attaccante, al quale non vorrebbe rinunciare, viste le sue ultime prestazioni e il suo morale alle stelle, ma se non lo dovesse ritenere al 100% allora punterebbe tutto su Khouma Babacar.
Per quel che riguarda l'attacco c'è però un'altra tentazione: quella relativa a Giuseppe Rossi, che ha sfruttato le ultime due settimane per rimettersi in forma e per cercare di mettere minuti sulle gambe. Difficilmente Sousa, vista l'importanza della gara e la grande intensità che ci sarà nella sfida del San Paolo, deciderà di mandarlo in campo dal primo minuto, anche se il giocatore farà di tutto per convincerlo o almeno per cercare di metterlo in crisi fino all'ultimo minuto a sua disposizione. Detto di Kalinic e di Pepito, l'unico che al momento sembra essere sicuro del posto alle spalle del centravanti sembra essere Borja Valero, al pari di Kuba Blaszczykowski che però agirà più esterno. Per l'ultima maglia, oltre a Rossi, i papabili sono Federico Bernardeschi, reduce dal doppio impegno con l'Italia Under 21 di Gigi Di Biagio, e Josip Ilicic, anche lui impiegato in entrambe le sfide della sua Slovenia. In porta ci sarà Tatarusanu, mentre in difesa le certezze sono Gonzalo, Astori e Alonso a sinistra, con Roncaglia che dovrà essere valutato. A centrocampo spazio a Vecino, che vivrà un pomeriggio molto particolare visto che ritroverà il suo maestro Maurizio Sarri e affronterà la squadra che durante gli ultimi giorni di mercato ha cercato a più riprese di strapparlo al club viola.
Due settimane che sono servite per ricaricare le batterie in vista del secondo tour de force delle stagione, ma che hanno anche permesso agli uomini mercato della Fiorentina di lavorare per il futuro, soprattutto per quel che riguarda i rinnovi. In primo piano quello di Marcos Alonso, che sembra essere sempre più vicino. Nei prossimi giorni, al massimo settimane, arriverà la fumata bianca, per una delle sorprese più belle di questo inizio di stagione. Mercato sì, ma da domenica si tornerà a fare sul serio soprattutto in campo, con la Fiorentina che proverà a stupire ancora, per continuare a sognare, magari ritrovando quel Giuseppe Rossi che aspetta ancora di tornare a essere decisivo in Serie A.