MERCATO: NON CONTA SOLO IN ENTRATA. PIÙ IMPORTANTE DIFENDERE I MIGLIORI. VIETATO CEDERE I BIG A GENNAIO. GONZALEZ E MILENKOVIC: TROPPE VOCI. LE AMBIZIONI DI UN CLUB SI MISURANO COSÌ

20.11.2023 10:26 di  Mario Tenerani   vedi letture
MERCATO: NON CONTA SOLO IN ENTRATA. PIÙ IMPORTANTE DIFENDERE I MIGLIORI. VIETATO CEDERE I BIG A GENNAIO. GONZALEZ E MILENKOVIC: TROPPE VOCI. LE AMBIZIONI DI UN CLUB SI MISURANO COSÌ
FirenzeViola.it

Siamo entrati nel periodo delle indiscrezioni di mercato. Le trattative ufficiali avranno luogo dal 1 gennaio, ma per il resto ci siamo dentro fino al collo. Ben ritrovati al luna park di sogni e bufale, gioie e arrabbiature. I tifosi la vivranno così, unica differenza con l’estate è che in pieno inverno la finestra dura solo un mese, insomma quattro settimane che volano. Per fortuna, sostengono gli allenatori per i quali questi momenti sono di una difficoltà mortale. Le speranze di rinforzare la squadra del cuore sono sempre le stesse, intramontabili. Ma non c’è solo un mercato in entrata, ce n’è un altro parallelo, non meno importante, anzi talvolta più decisivo: quello in uscita. 

Veniamo al cuore del discorso: la Roma punta Milenkovic, la Premier insegue Gonzalez. Basta e avanzano questi due, ci possiamo fermare qui

La Fiorentina deve alzare un muro, lo stesso ad esempio eretto l’estate scorsa quando arrivò, pare, un’offerta di circa 40 milioni per l’argentino. Ecco, la modalità rifiuto, a maggior ragione, dovrà essere replicata a gennaio. Casi Vlahovic -  ceduto il capocannoniere del campionato a metà stagione - non dovranno più succedere. Ci sono altri frangenti dove pianificare una partenza eccellente, se proprio non se ne può fare a meno, ma non all’inizio dell’anno solare. 

Idem per Milenkovic che non sta attraversando il segmento più lucente della sua carriera, ma che rimane a tutti gli effetti uno dei big della Fiorentina, oltre che soldato viola di lunga militanza. Lo vuole Mourinho per la sua Roma che si trova in una situazione non allegra in difesa. E il tecnico portoghese quando si muove ha spesso parole convincenti per le prede che pensa di catturare. Per Gonzalez corrono i soliti noti, i club della Premier. Anche perché da quelle parti i milioni volano come coriandoli. 

La società viola deve scappare dalle tentazioni travestite da plusvalenze: la squadra è sesta in classifica, ad un punto dalla zona Champions e davanti agli occhi vede un orizzonte interessante. Le ambizioni di una società, quelle concrete e non di plastica, si misurano così. Con la volontà intanto di conservare i migliori e poi, certamente, provando a intercettare una-due-tre pedine di spessore, in grado di innalzare il tasso di qualità del gruppo. Se ogni volta si smonta un pezzo per rimontarne un altro non ci può essere traguardo sportivo degno di tale definizione. Diventa un gioco al massacro. 

Le voci su Gonzalez e Milenkovic montano come la panna e non posso essere solo chiacchiere di radio mercato. Vanno stoppate subito. Come? Spiegando bene che la Fiorentina a gennaio non vende, semmai compra. Anche perché ce ne sarebbe bisogno. Un difensore e un centrocampista servirebbero come il pane. Un esterno col gol nel sangue, pure. Ma intanto non cedere è il dogma. Difendere i pezzi pregiati dell’argenteria di casa. Le grandi squadre che danno vita a cicli vincenti si costruiscono conservando i valori tecnici, mentre nel frattempo se ne cercano di nuovi. Su questo, non ci possono essere discussioni.