LO STADIO TEMPORANEO AL PADOVANI PUÒ RENDERE PIÙ DEL FRANCHI
La scorsa settimana, se mai ce ne fosse stato bisogno, alcune dichiarazioni del DG della Fiorentina Giuseppe Barone hanno gettato ulteriore benzina sul fuoco riguardo la questione stadio.
Oltre a ribadire che sul Franchi la Società viola non metterà un euro (e questo concetto era già chiaro da tempo), l'apertura iniziale dello scorso giugno da parte del Club sulla realizzazione dello stadio temporaneo al Padovani, per ospitare gli incontri dei gigliati durante i lavori di ristrutturazione del Franchi, è stata seccamente liquidata. “Vogliamo continuare a giocare al Franchi – ha detto a Repubblica Barone in merito – non vogliamo spostarci. Andando a giocare al Padovani la Fiorentina rischia di perdere più di 10 milioni all'anno e oggi non ci possiamo permettere tutto questo. E poi chi metterà i soldi per adeguare l'impianto provvisorio? La Fiorentina non metterà neanche un euro”.
Le parole del DG sono chiarissime. Ma siamo sicuri che trasferirsi al Padovani rappresenterebbe una rimessa così considerevole come ipotizza Barone? No.
Proviamo a fare due conti, considerando che, qualora si avviassero i cantieri al Franchi, provvedendo ad adeguare il Padovani si realizzerebbe uno stadio che garantirebbe al pubblico un'ottima visibilità da ogni settore. Le intenzioni, da quanto emerge dal Comune di Firenze, sarebbero quelle di arrivare a una capienza di 16.000 posti, con una tribuna coperta e, lungo la stessa, degli skybox, mentre al di sotto potrebbero trovare spazio dei locali dedicati all'hospitality del pubblico VIP.
Facendo una stima “alla meno”, ipotizziamo che siano messi in vendita 13.500 posti a sedere ed i restanti 2.500 lasciamoli a disposizione per gli ingressi “ad usum fabricae” di tecnici, personale federale, autorità, eccetera.
La tribuna coperta con 6.100 posti vendibili, la gradinata antistante scoperta da 4.000 e le due curve (attaccate alla linea di fondo) per complessivi 3.400 posti.
Vendendo biglietti e abbonamenti con prezzi medi a incontro di 75€ per la tribuna coperta, 55€ per la scoperta e 25€ per le curve, in 19 partite di Campionato si otterrebbe un incasso di 14 milioni e 487.500 euro (762.500 € per match). Considerato l'aumento dei costi degli abbonamenti per il 2023-24, i prezzi medi ipotizzati sopra non appaiono campati in aria...
La domanda per i titoli di accesso al Padovani, come avevamo spiegato in un articolo di poche settimane fa, sarebbe decisamente superiore all'offerta e pertanto si prospetterebbero “sold-out” per ogni sfida casalinga dei gigliati. 14 milioni e mezzo di incassi eguaglierebbero i ricavi lordi ottenuti dalla precedente Proprietà negli anni di Montella, Mario Gomez, Giuseppe Rossi, Cuadrado, Pizarro e compagni, che comprendevano, oltre le partite di Serie A, anche la Coppa Italia e l'Europa League.
Siamo così sicuri, dunque, che un trasferimento al Padovani per due stagioni (2024-25 e 2025-26) comporterebbe queste enormi perdite per il Club? I disagi ci sarebbero, ma se si va al Padovani significa che si sono avviati i cantieri del Franchi...
Certamente, malgrado quanto affermato da Barone, la Società viola dovrebbe farsi carico di parte dei costi di costruzione dell'impianto temporaneo, non sta né in cielo né in terra che una pubblica amministrazione realizzi una struttura a proprie spese per favorire un privato (a carico del Comune andrebbe la parte che resterà permanente, mentre la Fiorentina si accollerebbe i costi delle strutture temporanee. Ricordiamo che lo stadio temporaneo di Cagliari costruito nel 2017 costò circa 8 milioni di euro e necessitò di 5 mesi di lavori). La settimana scorsa l'Assessore allo Sport Cosimo Guccione, ai microfoni di Radio Firenze Viola, fu chiarissimo in merito: “Trattandosi di un bene di proprietà comunale, per il quale si è già previsto un ampliamento della tribuna e dotazione di spazi annessi, si prevede che l'Amministrazione possa farsi carico delle spese per la realizzazione della struttura definitiva”. Tradotto: per le opere temporanee ci dovrà pensare la Fiorentina. In caso contrario, se partissero i cantieri al Franchi, la ACF potrebbe scegliere di andare a giocare in un altro impianto. La proroga della convenzione per il 2023-24, firmata pochi mesi fa da Barone, prevede che a giugno 2024 si restituiscano le chiavi dell'opera di Nervi a Palazzo Vecchio.
A tal proposito i 650.000 € di canone per il Franchi per la stagione 2023-24 sono saliti a 700.000. I 50.000 euro in più che Commisso verserà nelle casse del Comune sono causati dai due mesi in più di permanenza al Centro Sportivo “Astori”, che il Club avrebbe dovuto lasciare a inizio luglio. Nell'aggiornamento della convenzione 2023-24, oltre all'incremento di 50.000 euro per mantenere l'uso dei “Campini” fino al prossimo 31 agosto, si precisa che qualora il Club Viola vi restasse oltre tale termine, saranno pagati al Comune 25.000 euro per ogni mese di ulteriore permanenza. È tutto agli atti, tutto certificato dai documenti firmati dalle parti.
La proroga al 31 agosto per il Centro “Astori” si è resa necessaria per i ritardi di costruzione del Centro Sportivo di Bagno a Ripoli. Quando nel febbraio del 2021 iniziarono i lavori fu dichiarato che sarebbero serviti 18 mesi per ultimare le opere. Tra poche settimane arriveremo a un anno di ritardo rispetto alle previsioni e, visto lo stato di avanzamento dei cantieri, è probabile che per finire definitivamente tutto si supereranno i 12 mesi di posticipo del taglio del nastro. Evidentemente anche i privati possono incorrere in errori, sfortuna e conseguenti ritardi. Cose che succedono. L'importante è arrivare in fondo e mettere a disposizione del Club il gioiello di Bagno a Ripoli.
Non sarebbe altrettanto importante auspicare che entro la fine del 2023 inizino i cantieri per il Franchi che, una volta ristrutturato, permetterà perlomeno di triplicare i ricavi da stadio?