LA FIORENTINA STA BENE E SI VEDE. L’ENERGIA DI CHIESA AIUTA TUTTO L’AMBIENTE. COPPA ITALIA: NAPOLI È DURA MA VALE UN SOGNO. DOPO ZARATE, PARTE ANCHE TOLEDO: LAS PALMAS. GONZALO: OGGI SAPREMO QUANTO STARÀ FUORI

23.01.2017 00:00 di  Mario Tenerani   vedi letture
LA FIORENTINA STA BENE E SI VEDE. L’ENERGIA DI CHIESA AIUTA TUTTO L’AMBIENTE. COPPA ITALIA: NAPOLI È DURA MA VALE UN SOGNO. DOPO ZARATE, PARTE ANCHE TOLEDO: LAS PALMAS. GONZALO: OGGI SAPREMO QUANTO STARÀ FUORI
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© foto di Federico De Luca

Il 2017 per la Fiorentina è iniziato nel migliore dei modi: tre partite altrettante vittorie con 6 gol fatti e uno solo subito. Intanto ha dato una mano la “Stella del Capitano”: il ritorno di Antognoni è stato taumaturgico. Non è poco. Ma al di là dell’interpretazione degli astri, bisogna registrare uno stato psicofisico dei viola davvero buono. Un anno fa di questi tempi la Fiorentina stava cominciando a frenare, adesso sembra avere un profilo opposto. I giocatori stanno bene e si vede. Gamba tonica, velocità apprezzabile, la Fiorentina dà la percezione di essere una squadra al massimo della condizione. La speranza è che questa stagione viva una grande seconda parte, al contrario di 12 mesi fa. 

La vittoria di Verona ha valore anche se il Chievo certamente non sta navigando nel suo momento migliore. I viola si sono adattati bene su campo non felice, contro una formazione tosta che esprime un buon calcio e hanno saputo soffrire grazie anche alla bella serata di Tatarusanu: poi hanno colpito col cinismo dei forti. Questa è una qualità da affinare, fino a renderla definitiva. Sousa lo ha spiegato bene nel dopo partita: “Contava vincere, punto e basta”. Nelle condizioni di classifica in cui versa la Fiorentina l’unico verbo da declinare è “vincere”, appunto. I viola, per colpe proprie sia chiaro, si sono complicati la vita e adesso sono costretti a inseguire gli altri. Il destino di chi rincorre è ingrato: non può sbagliare mai, mentre chi sta sopra si può concedere una battuta d’arresto per rifiatare. La Fiorentina sembra aver ingranato la marcia giusta per recuperare terreno, ma lo sprint è appena iniziato. 

Ora arriva la Coppa Italia: detto che questo regolamento andrebbe rivisto perché giocare un quarto di finale con una partita di sola andata non ci sembra aiutare l’appeal della manifestazione, i viola metteranno in palio una fetta di stagione martedì sera al San Paolo. In casa di un Napoli scatenato e oggettivamente più forte della Fiorentina. Il 22 dicembre scorso, però, Kalinic e compagni tennero molto bene testa a Sarri: il 3-3 di Gabbiadini arrivò in pieno recupero, grazie ad un rigore nato da ingenuità di Salcedo. La Fiorentina a pochi secondi dal termine aveva nelle mani un’impresa. A Napoli sarà ancora più dura, ma la sfida di qualche settimana fa regala un po’ di speranza ai viola. Il Napoli gioca un calcio sublime, ha interpreti sontuosi, ma lungo il percorso della partita lascia sempre qualche opportunità agli avversari. 

In quei varchi dovrà infilarsi la Fiorentina se vorrà conquistare la semifinale. Servirà una gara attenta, cinica, con tanto cuore e pari lucidità. E proprio perché il pronostico dice Napoli, vale la pena alimentare un sogno che regalerebbe quantità copiose di autostima agli uomini di Sousa, oltre al passaggio del turno. Oggi sapremo con esattezza i tempi di guarigione di Gonzalo: l’infortunio muscolare di Verona è una brutta notizia. Per Sousa una perdita pesante. 

Il mercato in entrata ha avuto per ora solo un piccolo sussulto con l’arrivo di Sportiello ma le ultime indiscrezioni raccontano di una Fiorentina vicina a due giovani talenti del Bari, ovvero il centrocampista Castrovilli ed il terzino Scalara. Mentre quello in uscita, superato con felicità e soddisfazione il caso Kalinic, registra un’altra partenza dopo Zarate: Hernan Dario Toledo, argentino, farà le valigie senza aver mai giocato nemmeno un minuto in nessuna competizione. Era arrivato dall’Argentina carico di speranze, ma non è riuscito a farsi notare mai da Sousa. Destinazione Las Palmas, isole Canarie. Il clima è buono, il campionato è affascinante, la classifica normale. In bocca al lupo Hernan, per noi resterai sempre un mistero.