DELLA VALLE CHIUDE LA PORTA: NETO RESTA. L'ORDINE È ANDARE AVANTI FINO A GENNAIO MA ATTENZIONE ALLE SORPRESE...

31.08.2013 00:15 di  Mario Tenerani   vedi letture
DELLA VALLE CHIUDE LA PORTA: NETO RESTA. L'ORDINE È ANDARE AVANTI FINO A GENNAIO MA ATTENZIONE ALLE SORPRESE...
FirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca

Le dichiarazioni del presidente Della Valle dopo la partita col Grasshopper e in occasione del sorteggio di Europa League sono state chiare: "Avanti con Neto".
Le stesse cose sono state ripetute agli uomini mercato della società. Nella Fiorentina tutti dicono che Montella e lo staff vogliono dare fiducia Neto. L'errore fatto nel preliminare viene giudicato un incidente di percorso, c'è la speranza di far superare al brasiliano questo momento difficile. La pressione dell'ambiente è tanta, ma deve superarla. Intanto si procede fino a gennaio e se a quel punto la condizione di Neto fosse ancora precaria, ci sarebbe un mese per intervenire sul mercato. 
Ci sono altre ragioni? Non mancano: intanto trovare sul mercato un portiere che dia la certezza di essere superiore a Neto non è impresa facile. Ce n'è solo uno in giro: Julio Cesar. Ma l'ex interista, titolare della nazionale brasiliana, a chiunque gli si sia avvicinato ha sparato alto con le richieste di ingaggio: più di 3 milioni netti a stagione. Certo, qualcosa si può limare, ma si resta su uno stipendio a cinque stelle. Eppure Julio Cesar è ancora libero e lui non ha interesse a restare al Qpr in Inghilterra in serie B... Ma i fatti sono questi e da qui dobbiamo ripartire. 
Julio Cesar attende l'ultimo giorno di mercato per abbassare le pretese e accettare le richieste della Fiorentina? Anche questa è una tesi che circola in ambiente calcio mercato. Verosimile? Sì, ma non secondo quanto si respira invece dentro la Fiorentina dove si dice: "il mercato è chiuso". Ciò significa che non arriva neanche il vice-Pizarro come richiesto da Montella. Una priorità, questa, per il tecnico, ma non per la maggioranza dei tifosi: loro chiedono un nuovo portiere. Non c'è ostracismo ambientale nei riguardi di Neto, bensì una diffusa sfiducia: Firenze ha paura che il giovane brasiliano non sia pronto a reggere l'urto di una stagione così importante.
C'è pure una questione economica: la società viola è stata indiscutibilmente la regina del mercato. Vero, ha venduto Jovetic e Ljajic, ma ha anche comprato: prima Rossi a gennaio, poi Gomez a luglio, senza dimenticare Joaquin, la metà di Cuadrado, un talento in erba come Rebic e tanto altro. Soprattutto ha visto innalzare concretamente il tetto ingaggi. E altre cessioni pesanti non si vedono all'orizzonte: Olivera potrebbe andare a Verona o a Torino, ma con poco incasso. Vargas non ha richieste e gli altri da cedere non sono pezzi pregiati. Il bilancio della società chiude al 31 dicembre, ma in pratica molto prima, cioè col mercato il 2 settembre. Quello che sarà fatto lunedì sarà buono per la fine dell'anno perché non ci saranno più finestre di mercato per fabbricare altre operazioni.
Considerazioni che in club come la Fiorentina, rigoroso nell'equilibrio economico, sono la stella polare. 
E se invece nelle prossime ore la proprietà di fronte ad un'occasione ghiotta cambiasse idea? E' possibile, ma solo per Julio Cesar. Restano i nomi di Sorrentino (molto vicino alla Samp), Agazzi, Consigli: portieri, va detto, che non accendono la fantasia dei dirigenti viola e neppure dei tifosi. Resta solo l'attesa e occhio alle sorprese...

Mario Tenerani
Il Giornale