BERNA, CHE PAURA MA NON È NULLA DI GRAVE. NO AI PARAMETRI ZERO. TIENE BANCO LA GRANA AQUILANI

10.09.2014 00:00 di  Andrea Giannattasio  Twitter:    vedi letture
BERNA, CHE PAURA MA NON È NULLA DI GRAVE. NO AI PARAMETRI ZERO. TIENE BANCO LA GRANA AQUILANI

Non ci voleva proprio, ma a quanto pare la Fiorentina ormai è abbonata alla sfortuna. L'ultima vittima dell'immancabile jella che ha già fatto stragi con Pepito Rossi è Federico Berardeschi, che ieri pomeriggio - nel corso della gara con l'Under21 azzurra contro Cipro - ha rimediato una distorsione al ginocchio sinistro che ha costretto il giocatore ad abbandonare il campo. Un urlo micidiale, tanta paura ma poi le vitali rassicurazioni alla panchina di Di Biagio e ai tanti tifosi viola incollati al televisore: il ginocchio ha fatto crack ma non è la fine del mondo. Il report medico stilato ieri sera dalla Fiorentina parla di una distorsione di lieve entità, un infortunio piuttosto frequente che nel peggiore dei casi terrà lontano il giocatore dai campi per 10 giorni. Improbabile che FB29 ce la faccia per la sfida col Genoa, difficile (ma non impossibile) che riesca a recuperare in tempo per l'esordio in Europa League contro il Guingamp. Un mega sospiro di sollievo dunque per una città che, obiettivamente, in fatto di infortuni ha già fatto il pieno fino a fine stagione. Ora anche basta, no?

Ed il pronto ritorno di Bernardeschi in squadra rappresenta un motivo in più per cui la Fiorentina non tornerà assolutamente sul mercato per tesserare qualche parametro 0 a piede libero. Niente Hugo Almeida, niente Emeghara (che sogna la Fiorentina da settimane ma che non si è mai fatta viva né con lui né con il suo entourage) e niente Ronaldinho, il nome che un po' tutti i tifosi viola hanno letto nella lunga lista degli svincolati e che anche solo per un attimo hanno immaginato con il giglio sul petto. Sogni destinati a rimanere tali: il tesseramento di uno svincolato è un fuori programma che al momento la Fiorentina non si può permettere, anche e soprattutto in virtù del fatto che al termine del calciomercato estivo il tetto ingaggi da tempo ampiamente sforato (siamo oltre i 10 milioni in eccesso) non è stato quasi per niente ridotto. Gli esuberi più costosi infatti sono rimasti tutti ed a questi si è anche aggiunta la "grana" Aquilani, il terzo giocatore più pagato di tutta la rosa (1,8 netti a stagione, un salario inferiore solo a quelli di Gomez e Pepito Rossi). I rapporti tra Zavaglia (il manager del giocatore) e la Fiorentina (non nella persona di Pradè, sia chiaro) sono gelidi: non avvengono contatti da mesi e la posizione delle due parti non si è assolutamente scalfita da luglio ad oggi. Aquilani, da par suo, continua a chiedere un rinnovo con un ingaggio pari a quello percepito adesso, il club viola invece insiste per una riduzione dello stipendio a circa 1,4-1,5 milioni di euro.