BERGONZI COSTA 25 MILIONI (E NEGREDO), MA LA CALMA E' LA VIRTU' DEI FORTI: SENZA FRETTA LA FIORENTINA APRE IL MERCATO. JOVETIC E PIZARRO I PRIMI CASI DA RISOLVERE.
Dura da smaltire la delusione. Soprattutto se gli strascichi della beffa sono destinati ad allungarsi su quelli che erano i progetti estivi. Non che la Fiorentina non sappia come muoversi dopo aver perso il terzo posto a favore del Milan, ma di certo gli ultimi 5 minuti di Siena hanno cambiato parecchie prospettive. Anche e soprattutto sul mercato. Perché un conto è presentarsi ai nastri di partenza con i 25 milioni in arrivo dalla Champions, un altro affrontare l’Europa League. La Fiorentina ci proverà ad arrivare alla finalissima di Torino allo Juventus Stadium, questo è sicuro, ma il danno c’è e non si cancella con una passata di cimosa.
Prendete il caso dell’attaccante Negredo del Siviglia. Firenze, in una prospettiva persino sociologica, non è poi così lontana dal calore andaluso, e l’ipotesi di approdare in una piazza calorosa e dal calcio spagnoleggiante stava davvero convincendo l’attaccante iberico. Un bomber di questo tipo, però, è inevitabile che dia precedenza alla Champions League e con le scelte di Bergonzi domenica sera il nome di Negredo sembra allontanarsi definitivamente. Non che al duo Macia-Pradè manchino le idee, ma di certo questo è un alto esempio di come e quanto l’esito finale della stagione (tutt'altro che limpido) sia ricaduto sulle scelte future.
Scelte che invece, probabilmente, non avrebbero comunque fatto cambiare idea a Jovetic. Di certo non al suo procuratore Ramadani, a metà strada tra le avances dell’Arsenal da circa 29 milioni e le pretese della Juve, arroccate intorno ai 7/8 milioni più le eventuali contropartite come Giovinco, Isla, Quagliarella o Matri. Tutti nomi che però, al momento, non convincono nessuno in casa viola. Morale della favola: deciderà solo e soltanto Andrea Della Valle, anche se dovessere rivelarsi reale l’inserimento del Chelsea che attende il ritorno di Mourinho.
Diverso il discorso per lo juventino Marrone, che bene s'inserirebbe nello scacchiere di Montella, anche se nessuno in casa viola ha intenzione d’inserirsi adesso su un giocatore sul quale le stesse Sampdoria e Parma sono pronte a gettarsi a capo fitto. Piuttosto è quello di Lodi il profilo che al momento più stuzzica la Fiorentina, anche perché nel centrocampo di Montella c’è di che rigenerarsi. E col il passare dei giorni l’attrattiva della maglia viola è destinata a crescere. Niente fretta per i centrocampisti, e niente fretta nemmeno per i portieri. Fermo restando che Agazzi piace, e che di Viviano servirà parlare prima con il Palermo.
E Pizarro? Se di JoJo (e dell’ormai quasi scontato addio di Toni) se ne occuperà Andrea Della Valle, sulla questione “Pek” sarà Pradè a intervenire. Nei suoi confronti il cileno ha un debito legato alle stagioni giallorosse e alla sua rinascita in viola, per questo motivo l’uscita del (nuovo) procuratore non è piaciuta. Ma al tempo stesso il diesse viola conosce bene Pizarro e al suo rientro, a metà giugno, ci sarà spazio per un confronto. Se Pizarro tornerà sulle proprie posizioni bene, altrimenti la Fiorentina si guarderà intorno senza strapparsi i capelli. Infondo, questa Fiorentina, ha dalla sua il gioco di Montella, una stagione straordinaria, e un mercato diverso dalla ricostruzione dell’anno scorso. Anche se il danno per la beffa rossonera continua a bruciare, senza farsi prendere dalla frenesia, i dirigenti viola sono già pronti a tornare sul mercato per costruire una squadra ancora più forte.
Tommaso Loreto - Direttore www.firenzeviola.it