ARRIVA SALAH, UN MOTIVO IN PIÙ PER RESTARE IN TESTA. ORA TUTTI SCOPRONO LA VIOLA. PER KALINIC SI MUOVONO LE GRANDI D’EUROPA. ALONSO RECUPERA E FIRMA IL RINNOVO. ZUNIGA PIÙ VICINO. INTANTO BORJA RIVELA CIÒ CHE SAPEVAMO: MONTELLA NON ERA PRONTO
Un mese in testa alla classifica è tanta roba. Una goduria. E la prospettiva è quella di insistere perché domenica arriva una Roma che non fa paura e soprattutto perché questa Fiorentina ha dimostrato anche a Napoli nonostante la sconfitta, di saper giocare un grande calcio, di avere personalità e carattere.
Ora tutto il mondo, anche dopo un ko e questo è ancora più significativo, si sta accorgendo che questa squadra non è e non sarà una meteora, ha conoscenze calcistiche forti, un organico ben costruito, con una qualità media molto alta, e un allenatore che dimostra le idee chiare e grandi capacità nella lettura delle gare e nella gestione del gruppo. E’ un vincente e questo fa la differenza.
Dicevamo che la Roma non fa paura per alcuni motivi caratteriali e tattici. La Fiorentina delle prime otto partite di campionato, ma anche della gestione Sousa, ha dimostrato di poter giocare alla pari con tutti, di avere aggressività e rabbia agonistica, non si fa intimidire da nessuno. Ben venga la Roma di questi tempi che ha un organico tecnicamente superiore a quello della Viola, ma non è ancora squadra come lo è la Fiorentina. E poi rispetto al Napoli la Roma gioca una fase difensiva meno organizzata, lascia spazi, lascia giocare e in questi spazi Kalinic & C. possono far male.
In sostanza la Fiorentina gioca meglio e deve temere soltanto le ripartenze in velocità affidate ai vari Gervinho, Iago Falque e Salah. Tornerà anche Dzeko, ma il discorso non cambia. E’ chiaro che servirà un’altra grande prestazione, ma tatticamente è più facile affrontare la Roma rispetto al Napoli.
Dicevamo di Salah. Una motivazione in più per dimostrare all’egiziano che ha sbagliato a lasciare Firenze dove poteva esser un re e, soprattutto, non doveva imbastire tutta la sceneggiata che ha imbastito complice il suo procuratore che da questo passaggio di proprietà dal Chelsea alla Roma ha intascato la sua bella provvigione.
In attesa di mangiare il kebab gentilmente cucinato e offerto proprio dal Signor Procuratore del quale ci sfugge il nome, possiamo anche rivelare una cosa. Ora possiamo. Ebbene, Sousa non ha mai pianto per l’addio di Salah. Anzi, parlando con i dirigenti l’ha sempre ritenuto un giocatore forte (questo è chiaro), ma un solista, meno disposto al gioco di squadra, al sacrificio per i compagni. Tatticamente difficile. Insomma forse è più utile un Kuba meno appariscente, ma più di sostanza.
Detto questo ci aspettiamo una accoglienza in pieno stile curva Fiesole, con tanta ironia e sorrisi sulle labbra, sfottò, senza maleducazione e senza essere offese. I fischi sono bene accetti e ne arriveranno tanti da uno stadio che sarà sicuramente gremito come per le grandi occasioni.
La Fiorentina ha bisogno di un grande bagno di folla per tutto quello che sta facendo e le soddisfazioni che regala nonostante la sconfitta di Napoli. Domenica per la prima volta quest’anno sarà in tribuna anche DDV che vuole portare a tutta la città oltre che alla squadra, il rinnovato amore e interesse di tutta la famiglia dopo una estate che definire demenziale forse è poco. Per fortuna poi nel calcio in genere chi lavora bene ottiene risultati e questo sta succedendo anche ai viola.
Con qualche sorpresa, assolutamente imprevista e imprevedibile, come quella del rendimento di Kalinic. In agosto il suo nome non ha scaldato nessuno, i più pensavano a una riserva di Babacar e anche noi non conoscevamo un giocatore così.
Ci avevano detto che era un attaccante dalle grandi qualità e potenzialità, che da anni si aspettava la sua esplosione, tutto vero, ma le sue ultime stagioni al Dnipro ci erano sembrate normali. Questo nuovo Kalinic, invece, è una scoperta e un attaccante straordinario. Ci auguriamo che questo stato di grazia duri a lungo, se così fosse saremmo in presenza di un giocatore di altissimo livello in grado di fare due cose fondamentali, primo i gol, secondo lavorare per la squadra.
A Napoli ha fatto una rete degna del miglior Klose, di Shevkenko e di altri fuoriclasse, ha deliziato con alcuni tocchi magici e alla fine è stato il quinto giocatore in campo con il maggior numero di chilometri percorsi.
Le grandi squadre d’Europa hanno acceso i riflettori su di lui. In particolare il Chelsea ha mandato a Napoli un osservatore e sicuramente altri si presenteranno nelle prossime partite. Pagato cinque milioni appena, con questo passo a fine stagione potrebbe avere il valore moltiplicato a dismisura e comunque diventare uno degli oggetti del desiderio di tanti. Per lo staff tecnico della Fiorentina un motivo d’orgoglio per aver puntato su di lui e per Della Valle un giocatore comunque assolutamente incedibile, un centroavanti inseguito da anni, forse il risarcimento del destino per le sfortune pagate con Rossi e Gomez.
Ma tutta la rosa viola sta raddoppiando il suo valore. Pensate ad Alonso, è di sicuro il miglior esterno sinistro del campionato. Oggi non vale meno di 15 milioni visto che nel ruolo c’è forte carenza e grande richiesta di giocatori con piede buono, corsa e in grado di fare gol. Per fortuna domenica contro la Roma ci sarà, il problema muscolare-tendineo si risolverà con un po’ di riposo e terapie adeguate, l’allarme è rientrato dopo gli esami medici. E buone notizie ci sono anche per l’allungamento del contratto fino al 2020. Vi abbiamo già detto da tempo che le parti si erano incontrate e che l’accordo era stato trovato, si stanno limando alcuni dettagli e la Fiorentina sta cercando di andare incontro al giocatore. L’annuncio prima della fine del mese, al più tardi nella prossima sosta per la Nazionale ad inizio novembre.
A proposito di esterni, domenica a Napoli è stata anche l’occasione per parlare di Zuniga, esterno destro (ma anche sinistro) da tempo ai box. Il colombiano, 30 anni, da sei a Napoli, ha rotto con l’ambiente dopo la mancata cessione alla Juve di tre anni fa, i suoi tanti malanni sono spesso psicosomatici visto che poi in nazionale gioca e gioca bene. Anche De Laurentiis spera di liberarsi presto dell’ingaggio molto alto (più di due milioni) ben sapendo che il cartellino vale ormai poco. La Fiorentina è disposta al prestito di sei mesi ad una cifra simbolica (un milione?) discutendo poi del futuro del giocatore dal giugno prossimo, magari spalmando l’ingaggio in più anni. Con il Napoli ci sono buoni rapporti (qui c’è Sepe) e una soluzione è possibile. Sousa avrebbe così una alternativa a destra a Kuba e Gilberto, ma anche a sinistra a Alonso e Pasqual, comunque un difensore esterno che serve e che non andrebbe a toccare i piani per il difensore centrale sul quale Pradè sta lavorando da tempo.
I nomi nel mirino sono i soliti, da Lisandro Lopez del Benfica a Duarte del Bruges, ma una decisione non è stata presa.
Saggia, invece, la decisione di esonerare Montella: per noi lo è sempre stata, ieri abbiamo avuto una conferma . Borja Valero, uomo intelligente e moderato, ha rivelato al Pais quello che avevamo capito e sapevamo. Il tecnico napoletano è bravo, farà carriera, ma a livello di personalità e di carattere, ma anche di esperienza, non era ancora pronto per affrontare situazioni di alta tensione e di alto livello (è lì che ha fallito) e quando Borja dice che "Sousa ha più carattere" dice tutto con eleganza.
I risultati (per ora) si vedono e danno ragione a chi ha preso una decisione per molti versi sofferta.
Chiudiamo con una nota statistica. La Fiorentina con diciotto punti dopo otto giornate ha sempre chiuso il campionato al terzo posto. Sappiamo che Sousa non firmerebbe, noi invece abbiamo già la penna in mano…