PICCINI, Italia non nel mio futuro. Nazionale...
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In una lunga intervista uscita sul numero di Calcio 2000 in edicola, l'ex esterno della Fiorentina Cristiano Piccini, oggi allo Sporting Lisbona, ha raccontato la sua esperienza prima in Spagna e poi in Portogallo, lasciando intendere anche qualcosa sul suo futuro. Questo qualche estratto: "Ho lasciato l’Italia per il Betis, una squadra con grande blasone. Era importante per la mia crescita professionale. Sarei potuto restare in Italia ma ho preferito la Spagna ed è stata una grande decisione che, alla fine, mi ha portato allo Sporting…Al Betis mi sono ambientato subito bene, anche perché parlavo già abbastanza bene lo spagnolo. L’inizio non è stato facile. Troppi infortuni nella prima stagione. Nel secondo anno, dopo 18 partite di fila, mi sono rotto il crociato.
Per fortuna, l’anno passato, è andato tutto alla grande e, alla fine, è arrivata la chiamata dello Sporting. Lo Sporting è una bomba… Mi avevano adocchiato già a Pasqua. Sono venuto a vedermi contro il Depor, match in cui ho anche segnato (ride, ndr)... Non ho avuto dubbi, soprattutto perché avrei lavorato con l’allenatore Jesus, uno che sa far crescere i giovani. Tornare in Italia? No, per ora. Sto facendo un percorso importante e credo che l’Italia non sia nel mio futuro, almeno nell’immediato. Chiaro, a volte il mio Paese mi manca ma sto portando avanti un mio percorso personale. Nazionale? Chi non ci pensa. È un obiettivo di qualsiasi giocatore con un pizzico di ambizione. Se capiterà bene, se no me ne farò una ragione”.