VIE DI FUGA

20.07.2011 01:30 di  Marco Gori   vedi letture
VIE DI FUGA
FirenzeViola.it
© foto di Giacomo Morini

Nella vita capita a tutti di trovarsi in una fase di "confusione": troppe cose da fare e alla fine nessuna di esse che viene portata a buon fine. E, in momenti come questi, la cosa migliore è fermarsi, tirare una riga, riflettere e ripartire. Solo facendo riferimento a questo esempio troviamo una risposta ad un quesito che ci poniamo da alcuni giorni: che ci fa Corvino a Cortina? Perché non è in Inghilterra o in Sudamerica? O, al limite, a Milano? Certo, ormai siamo in un'era in cui anche da una località in mezzo alle Dolomiti si può portare avanti una transazione. Ma quando c'è da concretizzare, il contatto umano è inevitabile. Per questo ogni giorno, sui vari quotidiani, sentiamo accostare ai nomi dei vari Branca, Marotta, Sabatini e compagnia cantante il termine "missione". Ci viene da pensare che per la Fiorentina il momento della missione sia forse più lontano di quanto si potesse immaginare fino a qualche giorno fa. E allora sarebbe il caso che Corvino, nella sua giusta pausa di riflessione, iniziasse a pensare a delle alternative. L'agente di Aquilani dice che "col tempo qualcosa potrebbe essere limato". Ma, come abbiamo già detto, il tempo in questo momento non è alleato della Fiorentina. L'ex bianconero è forse il giocatore più adatto, tra quelli in circolazione, per il ruolo di vertice alto del "rombo" di Mihajlovic. E, più in generale, non è che ce ne siano tanti in circolazione.

Quindi fa bene Corvino a insistere su di lui. Ma, ci chiediamo, quando verrà provato questo benedetto 4-3-1-2? C'è la speranza di vederlo col Torino, o, al limite, col Newcastle? E, in caso contrario, che senso avranno queste amichevoli? Verrà un giorno in cui si deciderà di cambiare obiettivo e modulo? E, questo giorno, cadrà prima dell'inizio del calcio che conta? Di sicuro le alternative non mancano per quanto riguarda Arouca. E non importa nemmeno usare troppo l'immaginazione. La Coppa America attualmente in corso ha dimostrato che ormai in Sudamerica non esiste più lo strapotere di Brasile e Argentina, ma che si va verso un livellamento. E Arouca non gioca nemmeno in nazionale. Possibile che nel corso della competizione non sia stato individuato un giocatore adatto alle necessità della squadra viola? Staremo a vedere se davvero entro la fine della settimana arriveranno i due tasselli fondamentali per l'impianto di gioco di Mihajlovic, e, soprattutto, chi saranno. Corvino ha tutta la nosta comprensione, ma non ha più attenuanti. E non verso di noi, ma verso qualcuno e qualcosa di assai più importante: i tifosi e la società.