NON DIRE GATTO...

12.08.2011 12:00 di  Marco Gori   vedi letture
NON DIRE GATTO...
FirenzeViola.it
© foto di Filippo Gabutti

…finché non ce l’hai nel sacco. Giovanni Trapattoni non sta molto simpatico a gran parte dei tifosi viola, ma gli va riconosciuto come nell’usare certe espressioni sia un maestro. Il riferimento, ovviamente, è alle ultime voci su Houssine Kharja. Per carità, nel mercato tutto è possibile finché i contratti dei nuovi acquisti non sono depositati in Lega. Ci sta quindi che alla fine il trequartista marocchino approdi comunque alla Fiorentina. O che ci fosse davvero una trattativa in dirittura di arrivo frenata da qualche imprevisto dell’ultim’ora. Quindi possiamo anche capire che Pantaleo Corvino si sia sbilanciato sull’arrivo del rossoblu. Ma…

questo è un momento particolare per la Fiorentina, per il suo mercato e per chi lo gestisce. Perché nonostante le ultime manifestazioni di affetto, la squadra e la società restano sotto esame. Da parte di una intera città, o quasi. Ed ogni dichiarazione va misurata col contagocce. Perché illudere è la cosa peggiore che si possa fare in questo momento. Chi ama e segue le vicende della Fiorentina è ancora scottato dalla vicenda Aquilani. Riguardo al quale, a dire il vero, non ci si era esposti come per Kharja, anche se era chiaro che si trattava di un giocatore su cui si puntava molto.

Lo ripetiamo, in questa fase del mercato, conferme e smentite fanno parte del gioco come non mai. E quindi prendiamo con le molle anche le dichiarazioni dell’amministratore del Catania, Pietro Lo Monaco, e quelle di Dario Bombini, agente di Maxi Lopez, sul possibile approdo dell’attaccante argentino in riva all’Arno. Così come quelle di Juan Manuel Vargas. Però capiamo che per un tifoso che per anni ha speso non poco per biglietti e abbonamenti non sia facile fare altrettanto.

I sostenitori gigliati sono molto più intelligenti di quanto si voglia far sembrare. E, in cuor loro, stanno accettando di vedere ai nastri di partenza una Fiorentina “diversa”. Una Fiorentina senza Frey, Mutu, Gilardino e Vargas ma con alcune facce nuove, anche non troppo conosciute. Hanno accettato, in sintesi, che venga messa in atto una rivoluzione. Rivoluzione, però, che a questo punto ci aspettiamo sia il più possibile silenziosa. E rapida. Perché tra nove giorni si inizia con la Coppa Italia. Una competizione assolutamente da non snobbare. Soprattutto con i tempi che corrono.