IL CERCHIO SI STRINGE, MA NON TROPPO
I conti cominciano a quadrare, e non solo nel senso stretto del termine. Già abbassato di non poco il monte ingaggi con le partenze -a vario titolo- di Mutu, Comotto, Santana, Donadel, Avramov e D'Agostino- la Fiorentina punta ora a liberarsi del giocatore che percepisce forse il salario più alto dell'intera rosa, ovvero Sebastien Frey. E potrebbe ingaggiare un elemento che guadagna non meno del Francese ma che andrebbe a rinforzare un reparto assai più sguarnito, anzi, a coprire un ruolo del tutto particolare che al momento non ha alcun interprete: parliamo di Alberto Aquilani e del famoso vertice alto del "rombo". Poi potranno arrivare le cessioni "vere", quelle che portano denaro fresco nelle casse societarie, ed il pensiero va inevitabilmente a Juan Manuel Vargas. Ed ecco che la nuova squadra comincia finalmente a prendere forma: per quanto riguarda i portieri, Boruc -o un estremo difensore esperto e affidabile ma non certo un top player- a far da chioccia a Neto; il pacchetto centrale ha al momento addirittura sei effettivi, e, messe in preventivo un paio di cessioni, garantirà un giusto mix di esperienza e freschezza e di tecnica e centimetri; venendo agli esterni, tenuto conto che Romulo può agire sia a destra che a sinistra e che Piccini pare davvero pronto per la prima squadra, potrebbe bastare solo un rincalzo, o, al limite, qualcosa di più se dovesse partire anche De Silvestri. Un centrocampo con Behrami, Arouca -o chi per lui- ed uno tra Martinez e Lazzari appare decisamente ben assortito. Aquilani dietro a Gilardino e Jovetic potrebbe essere la chiave per mettere fine alla fama di "mister x" di Sinisa Mihajlovic. Ma, come dice Corvino, tra il dire e il fare c'è una bella differenza. A parte il fatto che Arouca e Aquilani non sono ancora giocatori della Fiorentina, quello relativo a Alberto Gilardino non può ancora considerarsi un capitolo chiuso.
Certo, il bomber biellese, con un giocatore di classe alle spalle, potrebbe tornare a segnare a dei ritmi che non lascerebbero indifferente Cesare Prandelli in vista di Euro 2012. Ma basterà tutto questo a fugare i dubbi del "Gila"? Senza dimenticare che l'ex rossonero è uno di quelli attaccanti che non ama avere tra i piedi troppi compagni. E' pure vero che Stevan Jovetic non è una seconda punta in senso stretto. Ma questa potrebbe essere un'arma a doppio taglio. In sintesi, Gilardino e Jovetic sono adatti a giocare assieme in un modulo a due punte? E che ne sarà di Adem Ljajic? E, dall'Inghilterra, arriveranno davvero i sette e passa milioni per Alessio Cerci? In linea generale, poi, abbiamo parlato di una serie di aggiustamenti sicuramente più semplici da attuare in caso di cessione di Frey e Montolivo. Ma i due appartenenti alla scuderia Branchini cederanno così facilmente alla volontà della società viola? E, per finire, che ne sarà di giocatori che non paiono avere mercato come Felipe Dal Bello? Lo andiamo dicendo da tempo, per Pantaleo Corvino questo sarà un mercato tremendamente difficile, anche se, finalmente, il ds viola pare aver imboccato gli ultimi tornanti che portano al valico ed inizia a intravedere il traguardo volante. Ma, non dimentichiamolo, gli ultimi kilometri di una salita sono sempre i più difficili e poi resta una discesa che può nascondere altrettante insidie.