E LUI?
Si parla molto in questi giorni del possibile addio di Adrian Mutu e Alberto Gilardino. Ed è normale che sia così, non solo per una serie di situazioni contingenti ma perché i protagonisti del gioco del calcio alla fine sono sempre coloro che fanno -o dovrebbero fare- i gol. Però ci pare opportuno analizzare anche la situazione di Juan Manuel Vargas. Dato come quasi sicuro partente durante la scorsa estate, da un po’ di tempo non si sente più accostare il suo nome a qualche altro club. Tutto ciò è abbastanza ovvio viste le recenti perfomance dell’esterno peruviano. Allo stesso tempo resta forte l’impressione che il calo di rendimento del “Loco” sia dovuto proprio al fatto che quest’ultimo non abbia più troppi stimoli a Firenze. Con questo non vogliamo in alcun modo mettere in dubbio la correttezza del giocatore, che, sin dal suo approdo in maglia viola, non ha mai fatto mistero di ambire a club di più alto livello rispetto a quello gigliato, risultando alla fine più onesto di chi invece giura amore eterno mentre tratta con altre squadre.
Al cuore però non si comanda, ed ecco spiegato come Vargas passi da prestazioni eccellenti come quella di Torino contro la Juventus ad altre disastrose come quella di Udine; e come l’ex Catania sia uno dei giocatori della rosa gigliata ad accusare maggiormente la mancanza della ribalta europea. Come si comporterà la società davanti a tale situazione? Come abbiamo detto in altre occasioni, i dirigenti di un club calcistico dovrebbero muoversi come degli agenti di borsa, ovvero vendere quando le quotazioni di un giocatore sono in rialzo. La soluzione più ovvia sarebbe quindi quella di cercare di recuperare il Peruviano. Ma riusciranno le “nerbate” di Mihajlovic a far capire a Vargas che se affonda la Fiorentina affonda anche lui? Riusciranno i dirigenti viola a far comprendere al giocatore che è bello onorare la maglia della propria nazionale ma che quando si è in precarie condizioni fisiche è giusto dare la precedenza a chi ogni mese ti corrisponde una cifra a cinque zeri? Dopo Torino sembrava possibile, dopo Udine le sensazioni sono completamente diverse. Acquistato per una cifra tra i 10 e i 15 milioni di euro –l’esatto importo della somma versata al Catania resta un mistero-, valutato dai dirigenti viola quasi il doppio nel corso dell’ultima campagna trasferimenti, quanto potrebbe valere ora Vargas? E –lasciando da parte le componenti di carattere squisitamente tecnico- a quanto potrebbe essere ceduto in estate, quando avrà tra l’altro quasi 28 anni? Un problema a nostro avviso da non sottovalutare da parte di Pantaleo Corvino e Sinisa Mihajlovic in vista della prossima sessione di mercato.