FRANCHI, Mio padre sarebbe entusiasta del V. Park
Francesco Franchi, figlio di Artemio Franchi e presidente della Fondazione Franchi, ha parlato ai media presenti, tra cui FirenzeViola.it, alla mostra per i 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi. Di seguito le sue dichiarazioni:
Domani Artemio Franchi verrà ricordato anche nel suo stadio. Siete quindi stati coinvolti dalla Fiorentina.
"Non c'è dubbio che siamo commossi da questo. Franchi quando poteva, quando era a Firenze, seguiva sempre la Fiorentina, e la Rondinella quando non c'era la Fiorentina. Ovviamente siamo grati al club di Commisso che si ricorda di questo dirigente, al quale è intitolato lo stadio dove i viola giocano e che fra l'altro, lo dico con un'immensa soddisfazione, sarà ristrutturato per diventare uno stadio moderno e aiutare la Fiorentina anche a svolgere meglio il suolo ruolo sociale, oltre che sportivo, che deve avere in questa città".
Domani ci sarà Empoli-Fiorentina, un derby tra due squadre che, per quanto puntano sui giovani, potrebbero essere prese a modello?
"Io direi di sì. Il modello va ricercato a livello di tutte le attività professionistiche, Serie A, Serie B e Lega Pro, perchè è indispensabile. Se guardiamo il minutaggio dei giovani italiani in tutte le tre categorie professionistiche sono veramente troppo bassi. Il bacino di giocatori a cui Mancini può attingere supera di poco i 100... Se facciamo i confronti con Francia, Inghilterra e Spagna, ci accorgiamo che lì si parla di migliaia. Qui c'è la vera differenza, per quello dobbiamo veramente ripensare il modello e, purtroppo, il percorso sarà di sangue, sudore e lacrime. Non sarà semplice, anche perché i modelli economici dei nostri professionisti negli ultimi anni si sono rivolti più all'estero che ai bacini italiani e invece bisognerà farlo".
A chi si sarebbe affezionato suo padre oggi?
"Prima lo era molto a Gigi Riva, Rivera, Mazzola, Zoff... Il mondo è molto cambiato perché quando c'era mio padre esistevano i calciatori bandiera, quelli che entravano in una società e facevano tutta la loro carriera lì, mentre oggi non è possibile e praticabile. Di sicuro mio padre si sarebbe innamorato al compianto Davide Astori perché era un ragazzo serio, che si impegnava, che aveva la famiglia come valore... Per cui evidentemente, questo tipo di calciatori sono quelli che servono all'Italia".
Cosa avrebbe detto del Viola Park suo padre?
"Sarebbe sicuramente stato entusiasta perché è evidente che, quando una società investe in infrastrutture che possono aiutare i giovani calciatori a crescere e aumentare l'affetto del territorio dove la squadra è ospitata, sarebbe sicuramente entusiasta. Ci sono altri esempi come Inter, Milan, Juventus... Ben venga questa splendida iniziativa che il presidente Commisso e tutta la società hanno voluto fare. Credo sia un enorme regalo per Firenze e per la Fiorentina".