A. FRANCHI, Ghirelli: "Un esempio per tutti"
FINE CONFERENZA
Conclude Cosimo Guccione: "Credo sia fondamentale far sapere che Artemio Franchi non è solo il nome dello stadio ma anche una grande persona. Farlo conoscere il più possibile sarà utile anche per essere orgogliosi a Firenze di aver avuto un concittadino così importante, uno dei motivi che ci ha mosso come Comune a partecipare all'organizzazione di questa tre giorni".
Di nuovo Francesco Ghirelli: "Bisogna parlare dalle parole ai fatti, a partire da alcuni elementi. I convocabili dalla nazionale italiana sono pochi, servono dunque infrastrutture all'avanguardia. La formazione dei ragazzi è come la scuola, perché una qualità formativa maggiore consentirà da un punto di vista tecnico di avere una crescita migliore da parte dei ragazzi. A Coverciano risiede uno dei punti fondamentali sul quale lavorare. Usciamo dalla vicenda di Palermo con dei punti di riferimento precisi. Poi la normativa che favorisce il rientro dei capitali in Italia, è evidente che per i giovani non può valere. Vale per i giocatori che portano qualità, tipo Ronaldo. Nel decreto che verrà discusso adesso in Parlamento se ne dovrà parlare. Da questo punto di vista Franchi ci dà una mano perché ha saputo intrecciare bene il rapporto tra l'Europa, il mondo e l'Italia: serve una visione aperta al mondo. Ad esempio, dicembre vale per noi, ma per tutto il resto del mondo no. Non ripetiamo nel calcio la storia del petrolio: o quei processi si governano, o deciderà qualcun altro al nostro posto. Dobbiamo essere lungimiranti nel vedere che cosa sta accadendo".
Torna a parlare Francesco Franchi: "Papà ha sempre amato la Rondinella Marzocco, infatti le poche domenica in cui riusciva ad essere a Firenze andava alle Due Strade a vedere la Rondinella. È chiaro che però si rendeva conto che il calcio aveva sempre più bisogno di risorse economiche e una città come Firenze non poteva sostenere due club, ma si. sempre immaginato la Rondinella come il bacino vero dove far nascere tanti giovani talenti da portare poi alla prima squadra. Priorità a quali riforme? Bisognerà fare delle riforme sul ruolo dei procuratori, poiché stiamo osservando delle situazioni che non facilitano lo sviluppo del calcio. Uno dei progetti sul tavolo del Consiglio Federale è una riforma anche dei campionati che, però, non basta: ci deve essere una riforma generale, non basta togliere due squadra dalla A e inserirle nella B. Serve una riforma organica, che parta intanto dall'aspetto tecnico e non solo economico. Ci sono tanti giovani atleti che sono dei giganti ma carenti nella tecnica, che invece bisogna tornare a insegnare bene perché i fondamentali servono. Ma sarà necessaria anche una riforma etica perché i rari e inaccettabili episodi di razzismo, sessismo, violenza non ci devono essere. Il pansiero di mio padre? Se oggi ci fosse lui, probabilmente diverse riforme sarebbero già state attuate. Ma non so se avrebbe portato alla qualificazione in Qatar. Scherzando, ma non troppo, dico che mio padre non sarebbe stato tanto contento di fare un Mondiale in Qatar, dove c'è tanta discriminazione in primis di genere".
Adesso è il turno di Cosimo Guccione, assessore allo sport e alle politiche giovanili del Comune di Firenze: "Ringrazio il presidente Ghirelli per aver scelto Firenze per questa tre giorni di celebrazioni, così come ringrazio il presidente Ghirelli. Sono orgoglioso di aver potuto vivere questi giorni da assessore. La memoria del nostro passato è importante, per essere consapevoli e capaci di tornare ai massimi livelli. Saranno tre giorni davvero belli, ringrazio anche la Fondazione Museo del Calcio: scopriremo di più non solo l'Artemio Franchi stadio ma anche l'Artemio Franchi uomo, che rischia di essere poco conosciuto al grande pubblico, ma che invece deve essere celebrato per quello che ha fatto non solo per la nostra città ma per tutta la nazione. L'evento doveva essere a fine gennaio ma forse il caso ha voluto che arrivasse in questi giorni e forse è stato più utile".
Ora prende la parole il figlio di Artemio Franchi, Francesco Franchi: "Potete immaginare l'emozione della mia famiglia. Ringrazio tutto il Consiglio della Lega Pro e il suo staff, oltre al presidente del Museo del Calcio, Matteo Marani. Ringrazio anche la Fiorentina, che ha voluto essere attore della celebrazione del centenario Franchi con un evento prima della partita di domani l'altro contro l'Empoli. Ricordo che la Fondazione Franchi, uno dei soci fondatori fu proprio dell'allora Lega Pro, Ugo Cestani. Mio padre vedeva e programmava il futuro. Dobbiamo cogliere questo momento per fare le riforme che saranno indispensabili per tutto il movimento: ricordo che la Lega Semiprofessionisti era il bacino delle squadre maggiori, mentre oggi lo è quasi di più l'estero... Se l'esclusione dai mondiali potesse essere davvero il momento in cui si pensa a fare le riforme necessarie, probabilmente non sarà stato un male che ci scotta così tanto. Papà non era un grande calciatore, ma si innamorò della giacchetta "nera", dunque come dirigente, ed ebbe anche una piccola esperienza in Fiorentina. Qualcuno dice che il primo scudetto della Fiorentina sia figlio di un percorso che aveva proprio iniziato Franchi... Insomma, grazie a tutti per l'evento: noi come familiari ci metteremo qualche anno a digerire l'emozione di questa tre giorni".
Inizia il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli: "Per i suoi figli e il Comune di Firenze, Artemio Franchi è una delle parti migliori di questa città. Per il calcio italiano, specie in questa fase, è un uomo, un dirigente, che può darci una mano attraverso il suo pensiero e le sue opere. Non avrei voluto che il convegno si svolgesse pochi giorno dopo la sconfitta dell'Italia a Palermo. A cento anni dalla scomparsa di un grande dirigente come Artemio Franchi abbiamo pensato fosse giusto rileggere il suo passato per capire cosa oggi ci può portare. Franchi ha avuto una grande innovazione europea e mondiale, poi ha legato fortemente il territorio, la città, i comuni: l'unicità della storia dell'Italia. Con il museo, che inaugureremo domani, l'oggi e il passato si incrociano. Con la Fiorentina al Franchi si sposerà un aspetto del calcio con la parte familiare del riconoscimento alla famiglia. Ci sarà un momento anche assieme al Comune nei prossimi giorni, con cui abbiamo voluto mettere insieme in cui forte è il contrasto e la rivalità dei comuni, Franchi ha tre stadi intitolati: non so se ci sia un altro esempio simile".
INIZIO CONFERENZA
Direttamente dalla sede della Lega Pro a Firenze ha luogo la conferenza stampa di presentazione dell’evento “Franchi ieri, oggi è domani. 100 anni dalla nascita di Artemio Franchi, il più grande dirigente del calcio italiano” in memoria appunto del fiorentino Artemio Franchi, dirigente sportivo che ha diretto ai massimi livelli il calcio nazionale e internazionale.