Un attacco da 92,7 milioni. Ma in campionato è arrivato solo un gol. Non accadeva da 34 anni

Funziona poco o nulla in questa Fiorentina e l'ultimo posto in classifica è lo specchio di questa situazione. Ma nel corso dell'estate - che per ora verrebbe da dire ha fatto prendere abbagli a tutti - ci si fregava le mani anche per un attacco che faceva sognare. La permanenza di Kean, reduce dai 19 gol in campionato, era un significativo punto di ripartenza, così come il riscatto di Gudmundsson che con Pioli, si diceva, avrebbe trovato la spinta giusta per decollare. Senza dimenticarci dell'esperienza di Dzeko e della spesa eccezionale per Piccoli, prelevato per 25 milioni più due di bonus dal Cagliari. Un quadro interessante e intrigante, anche se poi il campo ha messo tutti di fronte ad un'altra realtà. Oggi, comunque, secondo le stime di Transfermakt, l'attacco della Fiorentina vale una somma certamente considerevole, 92,7 milioni. Un valore in assoluta controtendenza rispetto al rendimento in campo. In sette gare di campionato il reparto avanzato della Fiorentina ha realizzato un solo gol, quello di Kean contro la Roma. Per il resto buio totale, al di là di qualche episodio sfortunato (vedi il palo e la traversa contro la Roma). L'anno scorso dopo 7 giornate, per fare un esempio, l'attacco viola aveva realizzato 5 reti, frutto dei tre gol di Gud e dei due di Kean. I motivi? Se è vero che per Kean può essere più complicato riconfermarsi, va anche detto che è emerso chiaramente in alcune partite come mettergli accanto un partner lo abbia depotenziato. Per Gud - un assist, quello con il Cagliari - appare francamente più difficile trovare una spiegazione al suo rendimento con la maglia viola, soprattutto se rapportato a quello con la sua nazionale. Anche perché non sembra più, a questo punto, un problema di ruolo e di posizione in campo.
Come nel '91-92 - Per ritrovare numeri così negativi per il pacchetto avanzato della Fiorentina bisogna andare parecchio indietro nel tempo. In particolare occorre tornare alla stagione '91-92, iniziata con Sebastiao Lazaroni in panchina, poi sostituito da Gigi Radice. Gli attaccanti in rosa erano Batistuta (alla sua prima stagione italiana), Branca, Banchelli e Borgonovo. Nelle prime sette giornate, tra le punte segnò un gol solo Batistuta, il primo in A, nella vittoriosa partita per 3-1 contro il Genoa. Sono passati ben 34 anni e la Fiorentina arrivò dodicesima in un campionato a diciotto squadre.
Fin qui abbiamo parlato dell'attacco e il suo rendimento deludente in campionato. La Conference dovrà riaccendere le punte, che in questa competizione (Gud, Piccoli e Dzeko) hanno già segnato. Kean è ancora a secco, pur avendo determinato il primo gol nel preliminare contro il Polyssia. Di sicuro deve aumentare anche la produzione offensiva della Fiorentina. Perche è vero che le punte segnano pochissmo, ma è altrettanto certo che non sono messe in grado di segnare. Contro il Milan i viola tra l'altro hanno trovato il gol senza mai tirare in porta...
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