Timidi segnali positivi o altro grande crollo? Pareri diversi su Inter-Fiorentina
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FirenzeViola.itLa Fiorentina è nella crisi di inizio stagione più grande della sua storia. In quasi cento anni, mai i viola erano giunti alla decima giornata di campionato senza neanche una vittoria e con soli quattro punti in classifica, dove occupano un desolante penultimo posto. La squadra di Pioli è uscita con le ossa rotta anche dal Meazza, sconfitta per 3-0 da un'Inter senza dubbio superiore. Ma se su quest'ultima osservazione non ci sono pareri discordanti, la stessa cosa non si può dire sulla prestazione messa in atto ventiquattr'ore fa da parte della Fiorentina: a Firenze, per la maggioranza del pubblico anche la prova di San Siro è stata opaca, senza colpo ferire a cospetto di un avversario dominante in lungo e in largo, ma c'è anche chi sostiene che la performance di ieri sera sia stata non del tutto da buttare.
Il contrasto di opinioni
Chi fa parte di questa schiera punta sul fatto che la squadra viola ha comunque resistito un tempo e mezzo all'assedio dell'Inter, subendo il primo gol solo grazie ad una prodezza balistica (così l'ha definita anche il ds Pradè) di Calhanoglu, e sottolineando anche che la formazione di Chivu - tra le più forti d'Europa negli ultimi anni, risultati alla mano - ha trovato di fronte un avversario coriaceo che ha dato timidi segnali di sapersi tirar fuori da una situazione a dir poco intricata. Poi però, a dare man forte a chi fa parte dell'altro partito, quello della maggioranza, arrivano anche le statistiche del match.
I dati (eloquenti) di Inter-Fiorentina
La Fiorentina ha avuto una nitida palla gol con Kean all'82' che poteva riaprire la partita, eppure risulta dagli Expected Goals che la squadra viola non avrebbe dovuto segnare neanche una rete (0.72). Le grandi occasioni a favore di Gosens and company sono etichettate come due sole e tutti gli altri parametri offensivi (palle gol appunto, tiri totali, calci d'angolo, passaggi, contrasti) pendono nettamente dalla parte dei nerazzurri. A questo, si somma il rendimento di De Gea che sposta decisamente gli equilibri della partita almeno fino al fendente di Calhanoglu, su cui non può nulla dopo essere stato per tre-quattro volte l'autentico salvatore della porta viola. Ormai Inter-Fiorentina è acqua passata, sia come prestazione che come risultato, resta il fatto che qualsiasi possa essere il giudizio personale, la squadra viola si accinge a sfidare il Lecce con l'acqua alla gola come mai sarebbe stato pronosticato prima.
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