Disastro viola. Se la Fiorentina non batte il Lecce via Pioli. Riportare Palladino può avere un senso e obbligherebbe Pradè ad andarsene. Servirà un grande mercato invernale
Perdere a San Siro contro l’Inter direi che era quasi inevitabile. Così però fa male. È un 3 a 0 senza appello. Il migliore in campo tra i viola è stato De Gea. E questo dice tutto. Questa ennesima sconfitta si specchia in una classifica che è sempre più drammatica. Aspettare la prossima partita è un esercizio a questo punto inaccettabile. Però invoco un’ultima occasione per Pioli. Parlo della prossima sfida al Franchi contro il Lecce. Una sfida salvezza. Perché ormai spero sia chiaro a tutti che l’obiettivo viola per questa stagione è solo quello di evitare la retrocessione in Serie B. Considerato il rivale penso che Pioli abbia il diritto di giocarsela ancora una volta. Ma penso anche che se non dovesse arrivare la vittoria, la prima in campionato, cambiare allenatore sarebbe obbligatorio. Poco importa dal mio punto di vista se la separazione dovesse arrivare per un esonero deciso dal club o per una lettera di dimissioni consegnata dal tecnico.
E se tornasse Palladino?
Ma chi potrebbe arrivare al posto di Pioli? Esistono due opzioni. O puntare su un allenatore che sa come convivere con gli incubi della zona retrocessione o affidarsi a Palladino. Il vecchio allenatore. Quello che conosce più di mezza squadra. E che forse è ancora nel cuore di qualche giocatore. Certo, il ritorno di Palladino avrebbe come conseguenza immediata l’addio di Pradè. Ma questa tutto sommato potrebbe anche essere una buona notizia per il club viola. Non capisco perché Pradè sia ancora al Viola Park.
Tocca alla proprietà
Già, ora è arrivato il momento delle decisioni forti. Quindi tocca alla proprietà. Servono cambiamenti forti. Serve un direttore operativo, un uomo di calcio. Uno che ridiscuta il lavoro di tutti, dall’allenatore alla squadra, fino all’uomo mercato. E che inizi subito a pensare al prossimo mercato invernale. La Fiorentina deve intervenire su più fronti. A cominciare da un centrocampo da ricostruire in blocco. Ma anche la difesa va ripensata. Questa Fiorentina deve cambiare molte facce. Alcune velocemente.
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