Pioli in conferenza: "Mi aspetto subito miglioramenti. A Pisa testa e cuore ma non manca molto per vedere la mia Viola"

Antivigilia della quinta giornata di campionato in casa Fiorentina. A due giorni dalla gara contro il Pisa (in programma domenica alla Cetilar Arena alle ore 15) il tecnico viola Stefano Pioli ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro i nerazzurri. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it:
Ci spiega come è stato gestito l'infortunio di Lamptey?
"Io ho detto nel post gara di domenica quello che mi era stato riferito dal medico: le prove fatte dal dottore ma anche da Mariani non avevano chiarito il problema e sembrava una cosa non seria. Solo l'artroscopia ha chiarito tutto. Mi dispiace per il ragazzo, spero che possa tornare presto; sono certo che poteva esserci utile".
Fabregas ha detto che sapeva la formazione viola già sabato: come commenta questa cosa?
"È così sempre, era già così al Milan... ma non penso però che noi abbiamo perso la partita perché Cesc sapeva quali scelte abbiamo fatto. Abbiamo fatto male, non siamo stati squadra nel secondo tempo e ci è sfuggita la partita. Sono parole che si commentano da sole".
Lei come si sente in questo periodo?
"Concentrato e determinato sul lavoro. Siamo molto consapevoli dell'importanza della partita di domenica. Fino a pochi giorni fa avevamo sogni e ambizioni e sappiamo che per dar luce a questi sogni dobbiamo lavorare tanto. Nella squadra vedo questa voglia".
Quanto manca per vedere la sua Fiorentina vera?
"Non manca molto, in settimana abbiamo lavorato molto: io però mi aspetto miglioramenti in diverse situazioni".
I leader della squadra possono aiutarla?
"I leader sono sempre sul pezzo, disponibili. Ci aiuteranno sicuramente tanto in questi momenti".
Tanti giocatori lo scorso anno forse sono andati oltre alle loro possibilità o no?
"La crescita della squadra debba passare per la crescita dei singoli giocatori. Noi dobbiamo tutti crescere. Tutti noi possiamo fare qualcosa in più, ci stiamo impegnando per poterlo fare".
Chi può accendere la scintilla nella Fiorentina in questo derby?
"Spero che tutti diano quella scossa per vincere la partita. Le vittorie danno fiducia e autostima. E ti convincono che stai lavorando bene. Le vittorie creano un ambiente positivo. Sappiamo l'importanza del derby e cosa non siamo riusciti a fare fino ad oggi".
Kean sta faticando molto ma quando è più solista dà il meglio: è una sua idea lasciarlo più solo davanti?
"Il periodo di rodaggio è finito, l'ho detto alla squadra. Moise non è un problema in questo momento, potrà fare bene sia da solo che con un altro compagno già domenica. Dobbiamo costruire di più con la palla e trovare soluzioni diverse rispetto a quelle che abbiamo avuto fino ad oggi".
La Fiorentina è ultima in A per tiri in porta: perché?
"Significa che abbiamo concesso troppo e abbiamo avuto difficoltà con la manovra. Il vestito non è quello più giusto possibile, dobbiamo mettere in campo più qualità e compattezza. Dobbiamo migliorare alcune situazioni".
Perché ogni tanto la squadra prova lanci lunghi verso l'attaccante? E' un'eredità dello scorso anno?
"Abbiamo perso il controllo della partita col Como perché ci siamo allungati e non siamo stati compatti in fase difensiva. Può essere che il Pisa giochi in modo aggressivo ma a Napoli ha giocato in modo diverso. Sono tutte letture da fare durante le partite. Magari domenica sarà una partita diversa e ci saranno le palle lunghe da sfruttare..."
Dodo può giocare quarto di centrocampo? Comuzzo può gare il terzino?
"Sì, certo per entrambi. Ma tutto dipende dagli avversari: ci possono stare".
Fiorentina-Como può essere come Atalanta-Milan 5-0 che permise al suo Milan di svoltare?
"Ci sono troppe cose differenti, quella fu l'ultima gara prima della pausa Covid e del mercato dove arrivarono Saelemaekers, Ibra e Kjaer. Quella di domenica sarà una partita dove lottare sulle seconde palle sarà importante. Sarà una partita molto tesa per tutte e due le squadre e andrà saputa preparare in testa e nel cuore".
Ha ritrovato una Firenze critica come l'aveva lasciata?
"Io tutta le gente che incontro per strada mi rispetta e mi dà la carica. Ed è quello che devono fare i tifosi, anche se so che non sono contenti di quello che sta succedendo. Devi accettare certe regole se stai alla Fiorentina. Il nostro obiettivo è ricevere applausi e dobbiamo far di più per ottenerli. Non ho perplessità sull'impegno della squadra ma ora dobbiamo portare a casa qualcosa".
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