Pioli: "Conference un obiettivo. Sohm non sta bene per una fascite plantare. Usciremo da questa situazione"

Vigilia della prima giornata della fase campionato di Conference League in casa Fiorentina. A un giorno dalla gara contro il Sigma Olomouc (in programma domani allo stadio Artemio Franchi alle ore 21) il tecnico viola Stefano Pioli ha preso la parola dal media center del Viola Park per introdurre tutti i temi legati alla gara contro i cechi. Ecco le parole dell'allenatore nel consueto LIVE di Firenzeviola.it:
Cosa rappresenta la Conference League e questo primo impegno della competizione in questa fase delicata della Fiorentina?
"La Conference rappresenta un obiettivo che ci siamo prefissati da inizio stagione: va affrontata al meglio e al massimo. E' un'opportunità per iniziare al meglio il girone".
Chi giocherà domani? Sono previste rotazioni rispetto all'undici-tipo del campionato?
"La squadra saprà solo domani mattina chi giocherà; stanno tutti bene tranne Sohm che ha un problema, ha una fascite plantare. Deciderò domani, ho allenato tutti nei doppi ruoli".
Oggi ridirebbe ancora che la Fiorentina deve puntare alla Champions League?
"Non è stata mal interpretata quella frase: io son stato chiamato qua per alzare il livello e questo resta un obiettivo. E' vero che non ci siamo riusciti fin qui ma credo in quello che facciamo e sono certo che tirerò fuori i nostri valori. Io ho sbandierato ai quattro venti i nostri obiettivi ma dobbiamo anche assumerci la responsabilità di quello che vogliamo fare per crescere. Sono fiducioso che a fine stagione potremo essere soddisfatti di quanto svolto".
Come si sente? Dopo la gara col Pisa l'abbiamo vista delusa...
"Ero deluso dal risultato perché volevamo vincere: abbiamo costruito tante soluzioni dove potevamo essere più concreti e vincere. Sto bene, poi è chiaro che so cosa voglia dire allenare la Fiorentina ma non è questa la partenza che volevamo. Andiamo avanti con fiducia, credendo in quello che facciamo. Verremo fuori da questo momento delicato: in tutte le stagioni ci sono momententi così, fatti di errori e insoddisfazioni. Sono sicuro di avere a disposizione un gruppo di qualità e respionsabile che è pronto a commettere meno errori di prima".
La società l'ha confermata pubblicamente: cosa pensa?
"Il rapporto col club e col presidente, che sento tutte le settimane, è un rapporto di confronto continuo per trovare soluzioni e fare meglio. Il mio destino è legato ai risultati ma io lavoro con grande fiducia e volontà, come sempre".
Che idea si è fatto del Sigma Olomouc?
"E' una squadra che non segna tanto ma è fisica, ha la miglior difesa del suo campionato. Noi per vincere dobbiamo puntare sulla qualità delle nostre giocate: dovremo vincere più duelli e seconde palle e portare la gara dalla nostra parte".
Quanto stanno mancando due elementi di qualità come Gudmundsson e Fagioli?
"Soprattutto i giocatori di qualità devono avere una caratteristica importante, che è la giocata e la scelta di prendersi la responsabilità di fare certe cose. Mi aspetto che prendano un po' più di coraggio e di iniziativa: ci stiamo lavorando, però".
Che tipo di idee nuove avete in mente di proporre domani?
"L'obiettivo è quello di riempire l'area con più giocatori ed essere più efficaci: nelle ultime partite abbiamo creato le condizioni per essere pericolosi ma non siamo stati cinici a sufficienza".
Domani vedremo Martinelli dal 1'?
"Domani gioca De Gea, è l'unica cosa che vi posso dire".
Mourinho ha detto che è facile vincere la Conference con un top club, riferendosi alla Roma: la Fiorentina ha la pressione di non riuscire ad arrivare in fondo?
"Noi vogliamo arrivare fino in fondo alla Conference, ma non è questione di essere una big o meno così come non mi piace il concetto di "fallimento" se non vinciamo. Pensiamo alla partita di domani e poi passo dopo passo alle altre".
Cos'è la cosa che la avvilisce di più?
"Non certo dalle critiche, so che i tifosi tengono molto alla squadra e so che se non arrivano le vittorie arrivano le critiche. Certo che non son contento, anche io vivo di soddisfazioni come i tifosi. Io sono responsabile e motivato per portare la Fiorentina al suo vero livello. Sono certo che abbiamo le doti per farlo, siamo solo all'inizio di un percorso. Sto bene e sono pronto per far giocare meglio la mia squadra, questa stagione può essere ancora positiva: fa bene a tutti vincere le partite ma dobbiamo iniziare. Non sono né amareggiato né demotivato, lavoro con tante persone affinché la nostra stagione possa essere la migliore possibile".
Ha ruotato tanti uomini e moduli: quanto manca a trovare la quadra giusta?
"Sono le prestazioni che danno la continuità. Se ho cambiato tanto è perché possiamo fare meglio. Adesso conta che i miei giocatori vadano in campo con le idee chiare. Non è la posizione di un giocatore che fa la differenza".
Sul mercato qual è stata la logica su certe scelte? Ad esempio, perché non sono stati esterno offensivi? Perché Sohm non sta giocando? Perché ci sono tante punte e non si gioca a due punte?
"Le scelte di mercato son state condivise e fatte con l'idea di potenziare la squadra: certe caratteristiche che ci mancavano sono state trovate. Se Sohm non gioca è perché non mi sta convincendo. In attacco giochiamo in base a chi sta bene: se i giocatori non stanno rendendo per il loro valore la responsabilità è mia e devo trovare i giusti correttivi".
Dodo a fine gara a Pisa si è arrabbiato con qualcuno in panchina: che è successo?
"Non lo so, forse non era contento per qualcosa ma onestamente non ho visto e non saprei rispondere".
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