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Ndour e una parabola decrescente. Dalle buone sensazioni estive al calo evidente: la Conference per ripartire

Ndour e una parabola decrescente. Dalle buone sensazioni estive al calo evidente: la Conference per ripartireFirenzeViola.it
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Oggi alle 20:00Copertina
di Ludovico Mauro

Era partito in pompa magna, quest'estate al Viola Park, svolgendo una preparazione che aveva fatto ben sperare. Invece, la stagione di Cher Ndour non ha preso la piega sperata. Un po' come per tutta la Fiorentina, ma se ci si volesse focalizzare su un singolo sarebbe proprio il centrocampista l'emblema di una parabola sportiva che doveva pendere da tutt'altra parte rispetto alla realtà.

Una sensazione estiva che pare svanita
I quindici giorni di duro lavoro al Viola Park e i successivi in Inghilterra nella tournée avevano restituito uno Ndour pimpante, frizzante, già strutturato a livello muscolare per reggere l'urto di un'annata molto impegnativa ma che doveva essere quella del definitivo salto di qualità, dopo l'investimento fatto in inverno dal club e i sei mesi di apprendistato già andati in archivio. Le premesse andavano in questa direzione, i giudizi di chi ha seguito interamente il precampionato della squadra di Pioli erano tutti positivi e il classe 2004 doveva recitare la parte della mezzala titolare, pronta a spaccare il mondo. Invece, almeno finora, le cose sono andate diversamente. La Fiorentina ha scelto di puntare su Simon Sohm, di simili caratteristiche all'ex PSG, spendendo non pochi soldi e aumentando così la concorrenza nel reparto.

Numeri in discesa. La Conference per riprendersi
Complice, forse, anche la preparazione atletica non eccelsa effettuata nella precedente gestione tecnica - che che se ne dica, le prime due gare con Vanoli hanno messo in luce una Fiorentina senza dubbio più energica sul piano fisico -, Ndour ha giocato con sempre meno frequenza e in 12 partite di Serie A ha raccolto ben 4 panchine e una sola presenza da più di un tempo. Le cose sono andate meglio in Conference, dov'è sempre stato in campo, siglando peraltro due reti (con Sigma Olomouc e Rapid Vienna), di cui la prima di pregevole fattura. La sua storia con la maglia della Fiorentina non è ancora decollata, i primi mesi di questa stagione non sono stati confortanti ma ha inciso su questo, chiaramente, anche l'andamento generale della squadra. Giovedì i viola tornano in scena in Europa, con la speranza per il 21enne che possa esserci un'altra chance per invertire la rotta e tornare a dare quelle sensazioni estive oggi quasi svanite.