FirenzeViola

Un poker di problemi di risolvere, per Vanoli in campo ma pure per Goretti sul mercato

Un poker di problemi di risolvere, per Vanoli in campo ma pure per Goretti sul mercato
Oggi alle 00:00Copertina
di Tommaso Loreto

Bottino magro quello raccolto da Vanoli e i suoi, eppure di questi tempi due punti possono rappresentare il segnale che serviva. Insomma per la Fiorentina di questo momento è più importante non perdere che trovare la prima vittoria, emblema di un’emergenza inaspettata e dai contorni più che preoccupanti. Poker di problemi Così a margine di quanto l’allenatore possa già esser riuscito a fare, anche in termini psicologici, restano le difficoltà di una squadra che oggi mostra soprattutto difetti strutturali, e che fatica (parecchio) a trovarne le rispettive soluzioni.

Poker di difetti
Almeno 4 gli ingranaggi difettosi fino a questo momento: una difesa troppo ballerina, una regia senza interpreti efficaci (che si tratti di Fagioli o Nicolussi Caviglia) corsie esterne rivedibili (soprattutto la destra) e un attacco a due punte che fino ad ora, almeno nei numeri, non ha reso. In uno scenario del genere è chiaro che Vanoli avrà bisogno di un certo tempo per intervenire sul piano del gioco e pure per sperimentare varianti tattiche al 3-5-2 che fin qui non è stato toccato.



Scelte sbagliate
Così paradossalmente sul banco degli imputati ci finisce un mercato estivo battezzato positivamente un po’ da tutti ma mai così poco influente. Perché in difesa già la sostituzione di Milenkovic con Pongracic aveva lasciato qualche dubbio, perché in mezzo al campo gli arrivi di Sohm e Nicolussi Caviglia, oltre a quello più datato di Fagioli, a tutt’oggi non fanno la differenza e perché la davanti, nel frattempo, Kean sembra non aver più il tocco magico sotto porta.

Correzioni invernali
Tutto questo per dire che oltre a un’inversione di tendenza nei risultati che c’è da augurarsi possa esser Vanoli ad avviare servirà intervenire a gennaio anche per risistemare più di una contraddizione presente in rosa. Magari aggiungendo un difensore rapido a un reparto nel quale Comuzzo e Pablo Marì potrebbero essere comunque seguiti da altri club e certamente individuando un centrocampista che possa alzare il tasso qualitativo e caratteriale di tutto il reparto. Perché la Fiorentina di oggi che mostra tutti i suoi limiti ha sì bisogno di una guida tecnica più pragmatica, ma anche di innesti funzionali che da gennaio possano semplificare i compiti di chi va in campo.