La Fiorentina spende ma gli acquisti non incidono. Il ruolo dei nuovi nel pari di Pisa

La Fiorentina ha speso una cifra vicina ai 90 milioni di euro per la campagna acquisti estiva, incassando più o meno 30 milioni dalle uscite. Il che significa che il disavanzo è di circa 60 milioni. In casa viola si è registrato il primo passivo da tre stagioni a questa parte (che avevano fatto registrare, rispettivamente, un +24,6, un +17,4 e un +20,5 milioni di euro). La conclusione è: la Proprietà spende, ma gli innesti faticano. E la gara contro il Pisa lo dimostra.
Due soli titolari.
Le scelte di Pioli ieri pomeriggio hanno sparso una nube di perplessità sull'efficacia dei giocatori presi in estate. Tanto per cominciare la Fiorentina ha approcciato il derby con due soli volti nuovi acquisti dal primo minuto: Fazzini e Nicolussi Caviglia, e nessuno dei due ha brillato particolarmente. Per il resto la squadra proponeva gli stessi singoli che la scorsa stagione hanno portato la Fiorentina al sesto posto della classifica con sessantacinque punti.
50 milioni in panchina.
Salta all'occhio che gli arrivi più onerosi, Piccoli e Sohm, sono partiti dalla panchina. Pagati 25 e 15 milioni al netto dei bonus, non si sono meritati l'impiego dall'inizio contro il Pisa. Poi c'è Lamptey, già fuori dai giochi per via dell'infortunio occorso col Como. Infine Dzeko: anche lui impalpabile e comunque l'unico dei nuovi ad aver portato a casa almeno un gol. Servono risposte da loro per non sconfessare una campagna acquisti più costosa che mai.
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