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La Fiorentina riparta dal parapiglia di Atene

La Fiorentina riparta dal parapiglia di AteneFirenzeViola.it
© foto di Federico De Luca 2025
sabato 8 marzo 2025, 00:00Copertina
di Pietro Lazzerini

La Fiorentina di questa stagione è una squadra che ha già dimostrato di essere fragile mentalmente. Di avere una tenuta psicologica da montagne russe ed è per questo che una scossa emotiva come il parapiglia dopo la sconfitta di Atene contro il Panathinaikos può essere un buon punto di partenza in vista di Napoli e soprattutto del ritorno degli ottavi di finale di Conference League. 

La cattiveria che manca
La rabbia per l'atteggiamento dei greci e la rabbia che ne è conseguita sponda Fiorentina, può dare una mano ad una squadra che ha bisogno di essere sollecitata continuamente. La nostra è una provocazione ovviamente, ma considerando gli approcci recenti della squadra di Palladino, un po' di sana cattiveria agonistica può far comodo. Anche perché i viola, quando calano a livello mentale, faticano a vincere anche il più semplice dei contrasti e al Maradona questo potrà essere uno dei fattori determinanti. 

Ha ragione il Panathinaikos
Chiariamo una cosa: ciò che ha fatto il Panathinaikos può risultare di difficile digestione, ma è la Fiorentina che ha permesso al proprio avversario di buttarla sulla perdita di tempo, sui contrasti ruvidi e sulla gara sporca. Dopo tutto il Pana di Rui Vitoria sembrava ben consapevole di dover giocare una partita di questo tipo fin dal primo minuto, cosa che non è sembrato appartenere agli uomini di Palladino non solo ad Atene ma in quasi tutto il percorso europeo. 

Alimentare il sacro fuoco
In campionato servirà subito tanto in più di quanto visto in Grecia. Serviranno idee, intensità, spirito di sacrificio e proprio quella rabbia calcistica che troppo spesso abbandona la Fiorentina nei momenti decisivi. Il parapiglia visto allo Spyros Louis alla fine del match certo non è un grande messaggio di sport, ma dimostra come la squadra senta questo appuntamento e che il sacro fuoco che rischia sempre di spegnersi cammin facendo, magari non ha una fiamma che tocca il soffitto, ma brucia ancora. 

Alla ricerca della cazzimma perduta
E allora Palladino riparta da quell'incazzatura, si faccia portatore sano di cattiveria agonistica, di "cazzimma" visto le sue radici e vista la prossima partita da affrontare. Se la Fiorentina giocherà ancora con sufficienza o con poco coraggio, come visto nella ripresa di Atene, difficilmente uscita in piedi da Napoli e poi dal Franchi giovedì sera. Se viceversa tradurrà quello spirito battagliero rinato in ritardo nella notte ateniese, allora lo scontro potrà esaltarla ed esaltare di conseguenza anche il proprio popolo. Merce rara in quest'ultimo periodo tra Serie A e Conference League.