L'ex agente di Pioli: "In Arabia è cresciuto ancora. Ora gli serve una rosa competitiva. Kean-Napoli? Ha già fatto la sua scelta"

Bruno Satin, agente e procuratore internazionale che ha curato per anni gli interessi di Stefano Pioli in quanto allenatore, ha rilasciato un'intervista nel corso di Viola Amore Mio su Radio FirenzeViola:
Cosa pensa del ritorno di Pioli a Firenze?
"Immagino che lui avesse voglia dopo l'esperienza all'estero. La Fiorentina e questa città sono una cosa particolare per Stefano e penso che sia voluto tornare per questo. Penso che sia una bella occasione di tenere la squadra ad alto livello, dove l'ha portata Palladino l'anno scorso. Vediamo se la Fiorentina sarà in grado di lottare per i massimi livelli dopo il mercato. Lui è il top per un club come la Fiorentina. Al di là dell'uomo eccezionale è anche un top allenatore e penso che per la Fiorentina sia stata un'opportunità che non potevano farsi scappare. Speriamo che riescano a costruire una rosa competitiva in grado di lottare per la zona Champions che sarebbe il massimo per la squadra viola".
Quanto è cambiato rispetto al recente passato?
"Credo che soprattutto questa esperienza in Arabia, ti fa crescere a livello umano. Devi essere più flessibile perché è diverso che allenare in Serie A che conosce perfettamente. Ha dovuto sviluppare altre qualità e credo che in questo senso sarà cambiato. Con tanta esperienza sarà anche più sereno all'approccio delle partite. Conosco l'esigenza del tifoso fiorentino che pensa di poter lottare per vincere tutto sempre".
Le squadre straniere sono più avanti rispetto alle squadre italiane, ma c'è sempre un po' di preoccupazione.
"C'è sempre sì, però parliamo della Fiorentina con giocatori che sono di un altro livello. Il Polissya non dovrebbe essere un ostacolo. Poi nel calcio ci vuole sempre la massima umiltà perché non si sa mai come vanno le partite e quando pensi di aver vinto rischi. Non basta indossare una maglia per vincere. è vero che i ritiri in Italia sono sempre fisicamente pesanti e che le prime partite sono altrettanto pesanti però il livello è nettamente diverso".
Ilenikhena del Monaco?
"È un ragazzo nigeriano con doppio passaporto che abbiamo conosciuto prima all'Amien in Ligue 2 e poi è andato al Monaco. Fatica a trovare spazio in un grande club come il Monaco ma mi sembra strano che la Fiorentina sia interessata che ha già Kean e Dzeko mentre Ilenikhena è un giocatore da area di rigore. Sicuramente lui difficilmente troverà spazio nel Principato ed è normale che cerchi un'altra sistemazione".
C'è un nuovo Koulibaly in giro?
"Sinceramente non lo so. Qualche giocatore bravo c'è, ma molto veloci sono difficili da trovare. Tutti i club e tutti gli allenatori vogliono diffensori veloci e rapidi ma la verità è che non ci sono tanti giocatori di alto livello che hanno queste caratteristiche. Anche nel PSG o nel Real Madrid non ci sono. Si possono trovare, ne ho trovato uno in Uzbekistan, il primo che è arrivato in Francia e che ora abbiamo portato al Manchester City. Però deve già andare in prestito in realtà minori per avere minuti e adattarsi al calcio europeo".
Cosa si aspetta da questi ultimi giorni di mercato?
"Adesso arriviamo a fine mercato, sono i giorni folli delle trattative e può succedere di tutto. Siamo in attesa, può squillare il telefono in ogni momento e forse anche io andrò a Milano negli ultimi due giorni perché l'Italia è uno spettacolo anche per noi da questo punto di vista".
Offerta per Kean last minute da parte del Napoli?
"Mi sembra che Kean abbia fatto una scelta. Però nel calcio mai dire mai, perché adesso Lukaku si è fatto male e Lucca non è in grado di sostituirlo anche se l'hanno pagato tanto. Kean credo e spero che rimanga alla Fiorentina in ogni caso. Il mercato dei numeri 9 è super complicato per tutti".
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